I Consiglieri della minoranza piaggese Fabrizio Antonini e Pier Luigi Casini hanno presentato al Sindaco di Rio Marina un'interpellanza sul tema della gestione dello sportello anticrisi: Eccone il testo: "Il Signor Sindaco di Rio Marina per avere informazioni circa i motivi che hanno portato il presidente del Consiglio Comunale a scegliere, quale unico interlocutore, il CAF di riferimento del sindacato CISL nella persona del sig. Verdura Romano per facilitare le operazioni inerenti al bonus fiscale e alla social card. In particolare gli interpellanti chiedono di conoscere quali sono i motivi che hanno spinto l'Amministrazione da Lei diretta ad estromettere, in tale occasione, il sindacato confederale CGIL, che ricordiamo è il più rappresentativo nel nostro territorio. E perché, tale scelta ,non sia avvenuta tramite una collaborazione fra le strutture di assistenza sociale delle OO.SS. che storicamente operano nel nostro Comune" Ma sentendosi tirata in ballo dai consiglieri di minoranza, ancor prima del sindaco è la Presidente del Consiglio Comunale a rispondere con la nota il cui testo si riporta qui di seguito: Chiamata in causa da un’interpellanza di due consiglieri, in attesa che il sindaco risponda in Consiglio, mi preme fare alcune considerazioni. Qualche settimana fa il rappresentante della Cisl di Rio Marina mi fece presente che le domande per le provvidenze anti-crisi del governo dovevano essere presentate a Portoferraio, con gravi disagi per i cittadini, soprattutto anziani. Emerse la possibilità di accogliere le domande anche a Rio Marina, ma per ragioni logistiche e tecniche era necessario ad aprire uno “sportello” adeguato in un locale del municipio. Preoccupata che questa opportunità raggiungesse il maggior numero di persone, ne ho dato notizia durante l’assemblea pubblica sul bilancio, e ho coinvolto il capogruppo del PD, perché anch’esso se ne facesse portavoce. Questi, ringraziandomi, mi chiese la fotocopia dello stampato con l’elenco dei requisiti necessari per le domande. Con sorpresa ora vedo che quest’iniziativa è oggetto di contestazione da parte degli stessi consiglieri del Pd. Ovviamente non c’era alcuna intenzione di compiere “atti discriminatori” nei confronti degli altri sindacati, ma la volontà di fornire un servizio utile ai cittadini più deboli rispondendo alla sollecitazione di quello che fra l’altro risulta l’unico sindacato presente quotidianamente nel nostro paese, e al quale ricorrono normalmente anche molti iscritti delle altre sigle. Resto ovviamente disponibile per ogni richiesta che mi venga rivolta dalle altre organizzazioni (Cgil e non solo). Il fatto, poi, che molte persone abbiano usufruito di questo servizio mi conferma della bontà dell’iniziativa.
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