Gli Amministratori di Porto Azzurro pensavano di poter conciliare l’apertura di due grandi cantieri (quello del prolungamento della diga foranea ed il rifacimento di Piazza Matteotti) insistenti sulla stessa nevralgica area portuale sulla quale si affaccia la stessa sede del Comune. Ma a rompere le uova nel paniere hanno concorso diversi fattori a partire dal meteo dell’autunno-inverno più piovoso della storia elbana, all’avvallamento del molo che ha costretto a rinunciare all’uso di un pontone per la sistemazione dei massi di granito forniti dalla Corridoni, che giungono invece da San Piero sul posto trasportati dai camion. E proprio lì è sorto il problema perche l’esigenza di “gettare” nell’area centrale di Piazza Matteotti e di lavorare sulla parte esterna della piazza con il rifacimento del piano, ha indotto il Comune ad obbligare i camion che confluiscono verso il molo ad un tortuoso percorso alternativo, che a detta dei camionisti della dozzina di ditte operanti rende impossibile il poter lavorare. Così in mattinata di lunedì, dopo la chiusura della via più diretta è arrivata la clamorosa protesta dei camionisti che hanno improvvisato un sit-in durato un paio d’ore nell’area contesa. I conduttori dei pesanti mezzi che lavorano su commissione della ditta Crudo, che attendono il compimento parziale del lavoro per poter essere pagati, chiedono che venga loro lasciata una corsia per transitare in piazza Matteotti, l’Amministrazione risponde picche affermando che la soluzione è impraticabile. Il rischio a questo punto e che si arrivi alle soglie della stagione turistica con una (o entrambe?) le opere da completare.
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