"Riaprire le carceri nelle isole non ha alcun senso: sarebbe una follia dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista economico". Umberto Mazzantini, del direttivo nazionale di Legambiente e responsabile Isole Minori dell'associazione, non ha dubbi sull'assurdità della proposta inserita nel Ddl sicurezza che vede nella riapertura delle carceri a Pianosa, nel cuore del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano e nell'area protetta dell'Asinara la soluzione per il sovraffollamento delle strutture penali. "Dal 1996, anno in cui sono state chiuse le carceri su queste isole – continua Mazzantini – sono cambiate molte cose e si è lavorato con impegno per aprire questi territori ai cittadini. Da allora le strutture hanno subito vari cambiamenti e non si prestano più facilmente al compito per il quale erano nate. Rimetterle in forma sarebbe costoso e insensato". Quali detenuti dovrebbero poi essere destinati alle isole? Quelli colpevoli di reati comuni? E quanto costerebbe portarli qui, sostenerli e rispostarli per ogni esigenza? Secondo Legambiente poi, non si può prescindere dal lavoro condotto in questi anni per aprire questi territori alla fruizione corretta da parte dei cittadini e dei turisti. "Mai come in questi casi – ha concluso Mazzantini – i parchi hanno avuto la funzione e il merito di aprire queste aree bellissime e pregiate al pubblico per una corretta fruizione. Rimettere strutture detentive di massima sicurezza in queste zone vuol dire usare malamente i soldi dei contribuenti, ai quali vengono sottratti anche preziosi spazi di conoscenza e bellezza paesaggistica".
Pianosa mare bella ridotta