Il centrodestra ha deciso di aprire la campagna elettorale con la strategia delle denunce. Almeno così pare a leggere l’ultimo intervento dei consiglieri di minoranza sulla tensostruttura delle Ghiaie. Dimostrano così di essere garantisti solo per se stessi e giustizialisti nei confronti degli altri. D’altro canto quando non si hanno proposte o argomenti da portare nella campagna elettorale si fa così, si cerca di colpire sul piano personale. Poiché abbiamo sempre lavorato con la massima correttezza e con il massimo rigore, facciano pure; noi non abboccheremo e non scenderemo su quel piano. Riteniamo anzi che in questa vicenda le cose stiano molto diversamente da come sono state rappresentate. Il primo aspetto da precisare è che la tensostruttura delle Ghiaie è stata noleggiata per cercare di alleviare il disagio delle società sportive, dei nostri ragazzi che fanno sport, di fronte ai molteplici cantieri aperti dall’Amministrazione negli impianti di Portoferraio. Questi cantieri sono stati accuratamente programmati e se si è verificato qualche ritardo è stato dovuto ad eventi imprevedibili. D’altro canto se la minoranza, quando governava, avesse realizzato anche solo un quinto di quello che abbiamo fatto noi in questa legislatura per gli impianti sportivi del nostro paese, forse oggi non ci saremmo dovuti accollare milioni di euro di interventi, a volte solo per la messa a norma e per la sicurezza degli utenti. La tensostruttura era una risposta temporanea a questo disagio ed era nata per i ragazzi che dovevano allenarsi e fare sport e non per le gare, come è stato scritto. Purtroppo, subito dopo che è stata montata siamo incappati in due mesi di piogge continue, che, per una particolare conformazione a compluvio del fondo del campo delle Ghiaie, hanno reso sostanzialmente inutilizzabile la struttura. Per ovviare a questo inconveniente l’Amministrazione ha deciso di creare tutto intorno un cordolo protettivo per la pioggia, con tutte le difficoltà del caso a realizzarlo, proprio perché l’area era costantemente allagata. Il cordolo adesso è concluso e deve essere solo rivestito da idoneo materiale protettivo, già ordinato, dopo di che l’impianto potrà essere utilizzato col bello e col cattivo tempo. Dopo questa ricostruzione ci sembra che siamo più in presenza di una serie di eventi sfortunati, che possono sempre verificarsi, piuttosto che di colpe o di responsabilità. Tanto più che la tensostruttura può essere usata per molte altre finalità e chi l’ha noleggiata ha ottenuto fin dall’inizio dal fornitore condizioni di acquisto o di riscatto che tutelano il Comune da ogni rischio di esborso incongruo. Ricordiamo infine alla minoranza che, giusto per rimanere in quella zona, se vogliono cercare ipotetici danni, guardino a pochi metri di distanza, alla recinzione del Parco delle Ghiaie, al granito spaccato dalla stessa e riflettano sugli interventi manutentivi che ci siamo dovuti sobbarcare a causa dei loro errori.
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