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Una Mini-Istituzione ed una politica mediocre

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 30 gennaio 2009

IL 26 gennaio è nata una nuova mini, si ma quella dell’unione dei comuni. Povere Isole di Toscana ! I sindaci di destra volevano la “comunità” oramai prossima a quella tomba scavata da Berlusconi. La sinistra, imperturbabile, è andata avanti da sola. Risultato: è nata l’Unione dei Comuni inversamente proporzionale a Peria (il lungo) e direttamente proporzionale all’Alessi (il corto). Quest’ultimo ha ottenuto il “giochino” però non potrà più sedersi al tavolo, né lui né i cinque assessori testé nominati, e avere la pretesa di rappresentare tutta la gente dell’Arcipelago (sei comuni a quattro è davvero un po' pochino). Il “lungo” ha vinto (è lui il vero sindaco dell’Elba che presiedendo la conferenza dei dieci sindaci rappresenta per davvero tutti gli arcipeleghini). Il Partito Democratico ha subito. Intanto Catalina, rimasta fuori dai giochini, aspetta sulla riva del fiume e Bosi si asciuga le lacrime per una strategia sbagliata e per una poltrona promessa ma persa. L’Elba paga, alla faccia della politica, quella con la “P” maiuscola urlata da Sergio Rossi. Io la penso così, Chiara Casarosa (da Il Vicinato) Francamente non siamo molto appassionati (magari in virtù di quella necessità di tornare alla politica con la P maiuscola che sollecitiamo senza urlare) né dall'antropometria, né dal dibattito per stabilire chi ha individualmente vinto o perso la battaglia comprensoriale ed il valore degli sgabelli persi e conquistati. Pensiamo che la posizione "aventiniana" assunta dal centrodestra in questa vicenda sia stata fortemente influenzata dall'approssimarsi delle scadenze elettorali, e la riteniamo sbagliata per due ordini di ragioni: - in primo luogo almeno per un esercizio finanziario l'Unione eserciterà scelte gestionali valide pure nei territori comunali di quelle amministrazioni che si sono autoescluse; - in seconda battuta i sindaci del centrodestra hanno palesato quanto nella sostanza siano contrari ad un processo di fusione degli otto anacronistici, dispendiosi, irrazionali campi di decentramento che continuiamo pomposamente a chiamare "comuni". E pensiamo anche che per questo ultimo atteggiamento il centrodestra sia destinato a pagare (alla breve o alla lunga) un prezzo politico piuttosto salato, perchè se è vero che il centrosinistra si pronuncia (finalmente!) in maniera chiara ed univoca sulla direzione di marcia verso il Comune dell'Elba è vero che lentamente ma ineluttabilmente in quella che si usa definire "società civile" l'dea del Comune unico sta conquistando terreno e coscienze in modo del tutto trasversale. E quando un politico è costretto a rincorrere la maturazione della società (perchè sul piano della elaborazione non è riuscito ad anticiparne gli indirizzi) dimostra la sua mediocrità.


Arcipelago toscano mappa

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