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Matteo Baluganti campione europeo di canottaggio scorrevole

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 28 gennaio 2009

Proseguono a squilli di tromba le gesta del giovane sedicenne portoferraiese Matteo Baluganti nel mondo del canottaggio scorrevole. Dopo il debutto più che incoraggiante (medaglia di bronzo) agli italiani assoluti di indoor rowing, disputatisi a San Benedetto del Tronto due settimane or sono, Matteo stavolta ha fatto saltare il banco, in una cornice che più immensa non poteva essere, ovvero sia il Palalottomatica di Roma, aggiudicandosi il titolo Europeo di indoor rowing della categoria juniores sulla distanza di 2000 metri (si allegano fotografie della manifestazione, Matteo è il concorrente contrassegnato con il n°2), sabato 24 gennaio. La gara è stata intensa ed impossibile da raccontare - le interferenze emotive prenderebbero subito il sopravvento - di conseguenza ci defiliamo e lasciamo che sia proprio Matteo a descriverla nei minimi dettagli, in macchina nel viaggio di ritorno (mettetevi nei suoi panni) è un autentico fiume in piena: “Cominciamo da monte: l’altra volta (ai Campionati Italiani) non sapevo di essere così competitivo, addirittura da podio. Una manifestazione così importante dentro un grande palazzetto dello sport, per me che mi alleno in una baracca di legno circondato da bottiglie ed attrezzi da lavoro, la macchina da gara che non avevo mai visto prima, l’emozione e tutto il resto….. Ma poi, analizzando la gara a mente fredda mi sono reso conto che l’argento mi era sfuggito per soli quattro decimi e l’oro per poco più di un secondo. Lo ammetto, ci ho rimuginato sopra. Stavolta dunque l’approccio alla gara era completamente diverso, sapevo a cosa sarei andato incontro ed ero intenzionato a giocarmela colpo su colpo con i big – ovviamente tutti nel giro delle Nazionali - provandoci fino in fondo e consapevole che le medaglie probabilmente si sarebbero giocate non sul filo dei secondi, ma dei decimi”. Ordine d’arrivo alla mano, non si può dargli torto: Pos. Atleta Tempo Circolo 1 Baluganti Matteo 06:09.0 Società Canottieri Pontedera 2 Parlato Luca 06:09.8 Circolo Nautico Stabia 3 Addabbo Alessandro 06:10.2 Circolo Nautico Posillipo 4 Dziameshka Anton 06:10.3 Club Bielorussia “Col Mister Michele avevamo concordato – prosegue Matteo - provandola a scaglioni in settimana, una azzardata condotta di gara: passaggi velocissimi ai 500 (1.29) ed ai 1000 metri (3.02), volevamo condurre il plotone già a metà gara, poi se così fosse stato, avrei dovuto mantenere con le unghie e con i denti la posizione. Facile a dirsi, ma il rischio di fare classico botto a tre quarti di gara era elevatissimo e mi era già capitato prima (a Pontedera verso fine Dicembre), il gioco però valeva la candela. Abbiamo dunque agito così ed io in gara ho rispettato alla lettera la tabella di marcia, tenendo altissima la concentrazione sui gesti tecnici, sulla forza e sulla respirazione: la previsione era quanto mai azzeccata, anzi oltre ogni rosea aspettativa, dal momento che a 700 dalla fine ero davanti di ben 17 metri sul secondo (sul display avevo la situazione sotto controllo in tempo reale), poi strada facendo sia il bielorusso che gli altri azzurri si facevano sempre più sotto, a 100 metri dalla fine ne avevo soltanto 7/8 di vantaggio, ero indolenzito un po’ da tutte le parti e col fiato corto, ma cotto ancora no, qualche cartuccia doveva pur essermi rimasta, da qualche parte nel taschino. A quel punto, con Michele e Leonardo che incessantemente mi incitavano a bordo macchina, con un fugace pensiero che è andato alla tribuna dove i miei cari fremevano per me, ho chiuso gli occhi e dentro di me ci ho creduto davvero, mancavano soltanto 12/15 colpi: sono primo e voglio restarci mi ripetevo ad ogni remata, di qui oggi non passa nessuno, costi quel che costi, non so dove abbia trovato quelle forze lì, ho gettato il cuore oltre l’ostacolo e via. Ce l’ho fatta, mi è andata bene. Ma ho realizzato di aver vinto la gara soltanto quando Michele mi è saltato al collo, manca poco mi soffoca”. “Ora però – conclude Matteo – passata la sbornia, sarà meglio voltare pagina. Leonardo Pettinari mi ha offerto un’opportunità d’oro (imparare a remare sulle barche olimpiche) ed io ho intenzione di coglierla al volo. Mettendomi a disposizione di Pettinari e della Canottieri Pontedera poi, credo di essere in buone mani..…. ancora non sono montato a bordo, lo so bene questo, la strada sarà lunga e magari tortuosa, ma non vedo l’ora di scendere in acqua ed imparare giorno dopo giorno; del resto, come si dice in questi casi, nessuno è nato imparato”. A tal proposito, il Vicepresidente della società Barbera (società che ha tenuto il battesimo del remo di Matteo), il Dott. Paolo Berti, asseconda il naturale corso delle cose: “Due indizi fanno una prova, il ragazzo ha i numeri…. Un campione d’Europa in casa nostra: roba da matti, da pizzicotto sulla guancia, ancora dobbiamo realizzarlo! Matteo è un patrimonio e come tale va tutelato: faremo un grosso sforzo economico ed acquisteremo appositamente un canoino (vogatore singolo). Ovviamente non rivedremo più il ragazzo sul suo tanto amato Gozzo Nazionale - a malincuore ma vedremo di sostituirlo - in fin dei conti però è giusto che sia così, un’aquila deve volare….”


Matteo baluganti canottaggio rowling

Matteo baluganti canottaggio rowling