Siamo arrivati! Siamo al crollo, indecoroso e goffo, dell'ideologia nuovista che ci ha appestato negli ultimi 15 anni. Dalle cronache dei quotidiani di oggi si può legge quanto segue. “Siamo al "parodosso di comitati elettorali ricchissimi mentre a 68 sezioni in Toscana abbiamo dovuto pagare le bollette...". Accusa (dopo vedremo chi è che accusa) un partito troppo condizionato dai comitati elettorali e le primarie "in cui non si percepisce la sintesi ma la copetizione divaricante" "Se questo è il modello di partito che si vuole, non è il partito che io dirigerei". Chi è dunque questo pontificatore che mai e poi mai dirigerebbe un partito quale quello che ha descritto? Ma che diamine! Un certo Manciulli! Cantore del nuovo, nonchè segretario regionale di quel partito che ha così fortemente voluto così (primarie e comitati elettorali compresi) che non dirigerebbe e che non gli fa passare neanche minimamente per l'anticamera del cervello un filino di autocritica! Buono! Avanti così! Il burrone è dietro l'angolo! Tiro Fisso 5 Caro lei Con me sfonda una porta aperta, più volte ho affermato (con parole scritti ed atti) di considerare la nascita del PD e tutte le scelte veltroniane degli ultimi anni, una gragnuola di autolesionistiche sciagure, i prodromi di uno spappolamento che vedo verificarsi e del quale non godo affatto, se non altro perché rafforza il farfallone amoroso - massoncello scherzoso - cantautore piscioso. Sono con lei quindi nella generale analisi ma al suo opposto mi rallegro della presa di coscenza manciulliana, del ritorno per quanto brusco e per quanto circoscritto tra i raziocinanti di chi è rimasto a lungo in orbita su una navicella perduta che aspettava un improbabile docking come Godot. Anzi visto che è un gourmet per lui ucciderò il vitello grasso. Amen
Mirino