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La Capitaneria di Porto: 2008 all'insegna della prevenzione. Il radar a Pianosa

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 22 gennaio 2009

La Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Portoferraio ha appena archiviato l’anno 2008 rendendo noto il bilancio dell’ attività svolta e i maggiori risultati conseguiti. “ Un’attenta lettura dei dati riportati – commenta il Comandante della Capitaneria , Capitano di Fregata Nerio BUSDRAGHI – evidenzia ancora una volta come l’attività impostata sia stata volta alla prevenzione. Il controllo capillare del territorio ha infatti consentito uno svolgimento sereno delle attività che su esso si sviluppano. Un esempio valido per tutti è l’operazione “Spring Cleaning”, messa a segno nel marzo scorso, contro la prolificazione dei campi boa abusivi e che ha portato alla rimozione e al relativo sequestro di circa 200 gavitelli e all’elevazione di 6 denunce penali. L’attività, ripetuta in giugno, ha infatti evitato tale problematica durante la stagione estiva ” Questi, in sintesi, i dati più significativi delle attività svolte dalla Guardia Costiera elbana a tutela delle acque dell’arcipelago, realizzati attraverso l’impiego dei 97 uomini e donne, delle 4 motovedette in forza alla capitaneria e dei tre gommoni utilizzati nel periodo estivo per l’operazione “Mare Sicuro” per complessive 1.582 ore di moto e 13.540 miglia percorse: 1. 4489 i controlli a difesa dell’ambiente marino; 2. 2382 gli accertamenti sull’attività diportistica; 3. 1549 le verifiche sulle spiagge per la tutela dei bagnanti; 4. 3426 le ispezioni demaniali; 5. 401 le visite a bordo del naviglio nazionale (navi traghetto, unità di trasporto passeggeri, pescherecci); 6. 2242 i controlli complessivi in materia di pesca (pescherecci, ristoranti, pescherie, venditori ambulanti) Da queste attività sono scaturite: - 14 denunce penali; - 45 sequestri - 404 verbali amministrativi per un introito di 186.439 euro; - 400 Kg di prodotti ittici sequestrati; - 3.500 metri di rete illegale sequestrata. Come risulta dai numeri, che non sono eclatanti, anche se in aumento rispetto all'anno precedente, è stata più importante l'azione di prevenzione di quella di repressione, infatti la presenza in mare dei mezzi della capitaneria funziona da deterrente delle azioni illegali. Gli interventi per assistenza e soccorso in mare sono stati 87, tra i quali preme ricordare: il tempestivo intervento degli uomini del battello GC 097 a Cavo, il 13 luglio – che si gettavano in acqua tra le meduse salvando la vita ad un ragazzo “punto” da molte di esse mentre nuotava nel mare di Cala dell’Alga, provvedendo poi al recupero di altri due giovani che si erano riparati sugli scogli; l’intervento della Motovedetta CP 805 che interveniva per il recupero di una persona caduta da un gommone che viaggiava a forte velocità, speronando il mezzo nautico senza guida che impediva il salvataggio dello sfortunato conduttore, recuperato poi senza vita per i colpi inferti dal gommone stesso; un altro intervento è stato quello del recupero fra gli scogli della ragazzina precipitata dal Gronchetto e successivamente portata in salvo. Per il contrasto all’attività di pesca illegale si ricorda l’intervento della notte del 16 luglio quando la Motovedetta della Guardia Costiera CP 567, dislocata per la stagione estiva presso l’isola di Pianosa - con compiti di vigilanza sull’Area Marina Protetta -in base alla convenzione stipulata tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - , ha effettuato il sequestro penale di una rete da pesca di tipo posta fissa da fondo di circa 2000 metri calata nelle acque protette di Pianosa, rilasciando il pescato ancora vivo in mare. Nel mese di ottobre, poi, l’Operazione “Cerberus” ha portato al sequestro di diverse attrezzature da pesca e 85 kg. di pesce pregiato, il tutto per un valore complessivo stimato in circa 20.000 euro; “Importanti – prosegue il comandante Busdraghi – anche le attività svolte in convenzione con il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano relative alla vigilanza dell’Area Marina protetta di Pianosa e alla futura gestione del radar ubicato sempre su quell’isola. Il 2009 si apre quindi con un grande ausilio tecnico per lo svolgimento dei compiti di istituto in quanto il radar di Pianosa consentirà un attento monitoraggio del nostro mare anche in chiave di contrasto all’inquinamento marino” Il radar, risolti alcuni problemi burocratici, entrerà in funzione fra pochi giorni e potrà essere letto da due stazioni principali: l'isola di Pianosa e la sede della capitaneria a Portoferraio. Potrà ricevere da qualsiasi imbarcazione passi nel suo raggio d'azione di 60 miglia, un segnale con tutti i dati che la identificano (denominazione, viaggio, merci trasportate etc), l'operatore potrà trasmetterli e comunicare direttamente con essa. Il sistema è compatibile con il sistema nazionale VTS (Vassel traffic service). Sullo stesso piano anche il progetto Argomarine, gestito dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e che avrà nella Capitaneria un partner privilegiato per la movimentazione dei sensori di rilevazione e per la gestione e l’elaborazione dei dati raccolti. Tra le tante attività svolte dalla Capitaneria, l’iniziativa di beneficenza organizzata in occasione della festività di Santa Barbara che ha visto protagonista, in un Teatro dei Vigilanti esaurito in ogni suo ordine, il noto attore livornese Marco Conte con lo spettacolo “Livorno amore mio”, il cui ricavato è stato trasformato in 125 buoni spesa da 25 euro ciascuno distribuiti poi tramite la Caritas diocesana ad altrettante famiglie bisognose, a testimonianza della perfetta integrazione nel tessuto sociale elbano della Capitaneria di porto di Portoferraio. “Sono soddisfatto – conclude il Comandante Busdraghi – dell’attività svolta e dei risultati ottenuti, sottolineati dai numerosi apprezzamenti ricevuti dalla comunità elbana e dalle istituzioni. Tali risultati sono il frutto di un’azione corale degli uomini e delle donne alle mie dipendenze che voglio, ancora una volta, ringraziare per la professionalità e la dedizione che quotidianamente manifestano nel loro lavoro.” A questo aggiunge un apprezzamento per l'ottima collaborazione con le altre forze di polizia e con le amministrazioni locali.


Busdraghi al radar

Busdraghi al radar