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Controcopertina: Un piccolo-grande uomo ai Vigilanti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 22 gennaio 2009

Occorre essere dei grandi attori per reggere un monologo di quasi 90 minuti tenendo saldo in pugno un pubblico attento e divertito, e Paolo Rossi è un piccolo-grande attore, e lo ha dimostrato anche nella serata di mercoledì nel piccolo-grande Teatro ferajese dei Vigilanti zeppo di gente come in poche occasioni. Gli spettatori che conoscendo il corrosivo frenetico Paolo Rossi dei concentrati tempi televisivi si attendevano, nel rapporto diretto col pubblico, una performance ad alta trasgressività, una continua provocazione, sono stati piacevolmente presi in contropiede da uno spettacolo "misurato" se il termine può avere un senso rapportato al soggetto di cui trattiamo. La carica satirica dell'attore milanese diluita in un racconto sempre in bilico tra il reale e l'assurdo, la dissacrazione servita insieme ad una grande prova d'attore, le fulminanti battute sparate con una diversa nonchalance hanno fatto scoprire un Paolo Rossi uguale e diverso. Parlare del mestiere dell'attore facendo teatro non è certamente un espediente nuovo ma il racconto autoironico del capocomico che fallisce il suo tentativo di costruire lo spettacolo "patafisico" è risultato davvero azzeccato e quietamente esilarante. L'immagine del potente che Rossi ama sbeffeggiare, quella l'altro capocomico d'Italia, sul quale quasi tutti si attendevano una cascata di acido prussico, è risultata distrutta da undici parole undici: "Non è andato a Washington ieri per non fare la comparsa" che inchiodavano a tutta la sua vanesia vacuità il personaggio. Rossi in sintesi ha continuato a scherzare coi fanti, coi santi e perfino col Santissimo, come d'uso, ma è riuscito ad imporre in un ruzzolare dolce perfino i gesti ed i termini più scurrili, parole che rivelano tutta la loro fondamentale neutralità, perché possono alimentare (anche con la loro assenza) la volgarità di un ammiccamento del guitto bagaglino, il "beep" pseudo-censorio televisivo, ed il surreale concreto racconto di un grande-piccolo attore.


Paolo Rossi bis

Paolo Rossi bis