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Il report annuale dei Carabinieri disegna un Elba tranquilla ma "da attenzionare"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 21 gennaio 2009

Gli ufficiali dei Carabinieri “elbani” rendono il loro consueto report annuale dal quale emerge, se non proprio un’isola felice, almeno una terra a limitato tasso di comportamenti devianti, costante in questa sua positiva diversità a partire dal dato dei delitti denunciati 976 contro 971 dell’anno precedente, con lo stesso positivo “score” di quelli i cui autori sono stati scoperti e perseguiti: 414, pari al 48%, con 375 denunce a piede libero e 39 arresti, in un caso su due infrangere le regole all’Elba non paga. Il Capitano Alessandro Basile ed il Tenente Luca Acquotti snocciolano in numeri il lavoro di un’annata molto orientata alla prevenzione: (7.000 servizi esterni, 30.000 persone identificate, 26.000 veicoli controllati) con attenzione particolarmente posta sul fronte della sicurezza dove si registrano dei dati positivi a partire dalle situazioni di “ebbrezze al volante” riscontrate: 28, la stessa cifra del 2007, ma nel 2008 gli specifici controlli emoetilometrici sono aumentati di oltre un terzo, quindi la percentuale di chi usa mettersi al volante in condizioni inidonee è scesa. “I giovani hanno mostrato di iniziare a capire la lezione – commenta il comandante – si stanno affermando comportamenti più responsabili come il cedere la guida a chi non ha bevuto o servirsi dei taxi collettivi per raggiungere (e soprattutto lasciare) le discoteche. Stabile il numero dei sinistri stradali anche se è sceso da 4 ad 1 gli episodi con esito mortale. Per quel che attiene il consumo di stupefacenti i Carabinieri ritengono che il fenomeno non presenti una sua specifica gravità elbana, di norma i sequestri effettuati si riferivano a modiche quantità (soprattutto di hashish in percentuale molto minore eroina e cocaina ed in un caso LSD) . Accettabile anche il numero dei furti denunciati, 378, ed anche quello dei casi risolti che, pur essendo solo il 9% è comunque quasi doppio rispetto alla media nazionale. Anche qui si è lavorato molto in prevenzione sia con gli “avvisi orali” che con il controllo costante di persone con specifici precedenti sottoposte a misure di sorveglianza speciale. Limitati anche i casi di criminalità “maggiore”:una rapina (i cui resposansabili sono però individuati e perseguiti) così come è stato individuato il responsabile di un incendio doloso verificatosi nel campese. E quello degli incendi dolosi (in particolare la incredibile serie di quelli capoliveresi) è forse l’unica nota dolente, per la sproporzione tra casi verificatisi e quelli perseguiti. “Ma sono indagini di particolare complessità e delicatezza – chiosa il Tenente Acquotti – per le quali ci stiamo avvalendo della collaborazione degli specialisti dell’Arma, e che prima o poi sortiranno risultati positivi”.


refurtiva carabinieri 1

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