Sabato mattina Rio nell'Elba ha accolto per l'ultima volta il suo cittadino Taddeo Taddei Castelli che si è spento a 83 anni, nella notte di giovedì, all'ospedale civile elbano. Il parroco ha officiato il rito funebre nella chiesa dei santi Giacomo e Quirico, davanti a un folto pubblico di amici e parenti. Ovviamente presenti la moglie Giuliana Foresi, il figlio Valerio, i fratelli Lazzaro e Odoardo e gli altri familiari. Una cerimonia religiosa molto semplice, austera, essenziale come sarebbe piaciuta allo stesso Taddei Castelli, uomo stimato e conosciuto in tutta l'Elba per il suo impegno pluriennale, insieme alla moglie, alla tenuta agricola La Chiusa. Vari i suoi interessi nel mondo del volontariato, presidente della locale sezione della Croce Rossa, membro dell' Accademia nazionale della cucina, quindi ambientalista con l'Italia Nostra e fondatore del circolo culturale Sandro Pertini. Presenti al rito funebre e alla successiva tumulazione, fra gli altri, il presidente della Comunità Montana Danilo Alessi, l'ex sindaco di Portoferraio Giovanni Fratini, l'ammiraglio ex Capo di Stato Maggiore Mario Porta. (samb) Nell'occasione pubblichiamo qui di seguito due ricordi dello scomparso, inviatici dall'Ex-Presidente del Parco Giuseppe Tanelli e da Stefano Bramanti del Circolo "Sandro Pertini" dell'Isola d'Elba Per Taddeo Nel muro del bastione absidale della Chiesa-fortezza di S. Giacomo e S. Quirico c’è una targa: via Taddeo Taddei Castelli.”Guarda Beppe - mi disse una volta Taddeo - così si anticipano i tempi; tocchiamo ferro!“. Questo era Taddeo Taddei Castelli. L’amore per la vita, vissuta nel sorriso e sempre con la giovinezza nel cuore; la gentilezza, la determinazione e l’onestà sono stati i suoi valori. Alzando gli occhi ed il pensiero al Volterraio, da Lui tanto amato e dove è scritta la storia millenaria dell’Elba; passando lungo i vigneti della Chiusa; leggendo il marmo murato nella facciata della Chiesa di Pianosa, non potremmo non ricordare Taddeo. Un pezzo di cronaca elbana con la sua scomparsa terrestre entra nella storia. Un abbraccio stretto Giuliana. Beppe Tanelli Il partigiano "Nembo" Un Pertini “doppio” si poteva dire fosse Taddeo Taddei Castelli. Una somiglianza davvero forte con suo cugino presidente della Repubblica, tanto che quando l’incontrai alla tenuta agricola La Chiusa, che gestiva con la super esperta di enologia Giuliana Foresi, rimasi un po’ perplesso. Avevo incontrato Pertini nel 1984 con le scolaresche portoferraiesi, e vedere Taddei Castelli mi parve si essere ritornato a quel meeting al Quirinale. Vidi un Pertini alto e slanciato. “E' meravigliato della mia somiglianza con mio cugino”. Mi fece mostrando quel suo magnifico sorriso. Un uomo fiero, determinato, felice di essere immerso nei capolavori della natura offerti dalla tenuta agricola, e mi mostrò, come tesori, le bottiglie di Ansonica e le altre, tutte produzioni vinicole opere d’arte. Mi disse della sua vita, mi mostro i cimeli di quando lo chiamavano Nembo, partigiano sulle colline genovesi. Quindi della sua passione per la tutela per l’ambiente, quando si batté col presidente del parco Tanelli per salvare il castello del Volterraio cadente. Poi il suo impegno con la Croce Rossa di Rio nell’Elba. “Salvare Arta e il Volterraio”, ha scritto di recente, pochi giorni prima della sua morte. “Sono stati i suoi ultimi desideri- commenta la moglie Giuliana Foresi- la bimba albanese di una famiglia che abbiamo accolto e il rudere medievale, un bene architettonico che lui amava tanto”. Fondò con noi il Circolo culturale Sandro Pertini, producendo varie memorie sul cugino presidente, che fece conoscere alle scolaresche, come esempio di vita. Ed è stato lui un esempio di vita, e non a caso gli fu attribuito il premio città di Portoferraio nel 2001. Una grave perdita per l’Elba e il nostro Circolo. Stefano Bramanti(circolo Pertini)
Taddeo Taddei Castelli