A Sciambere del polpo
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : venerdì, 16 gennaio 2009
Una delle migliori battute che abbiamo mai sentito in vita nostra la pronunciò un operaio della provincia alle 13 circa di un giorno d'estate, sotto un sole giaguaro, da terra, dove più che sedere si era accasciato, sudato mézzo (per i foresti rorido di sudore al punto da sembrare inzuppato nell'acqua) dopo aver terminato un lavoro molto impegnativo. Beppe che pareva anche incapace di muoversi di due millimetri, replicò con un filo di voce agli incoraggiamenti del solerte dottor Gherarducci: "Su ragazzi facciamo un altro sforzino ..." rispondendo al tecnico in slang cavese: "Nigo' hai mai brovato a fa' sta' ritto un porpo?" (Oh Nicola, hai mai saggiato la possibilità che un polpo riesca ad assumere una posizione eretta?). Ai compagni della Sinistra Democratica ci scappa di suggerire di non coltivare speranze eccessive di convertire la destra elbana (che su divisioni e campanilismi ha storicamente fondato le sue fortune) ad una semplificazione istituzionale, o amministrativa. Troveranno sempre qualcosa da obiettare: cercare di condurli dalla parte della logica significa prefigurare una situazione in cui ci siano meno orticelli clientelari da coltivare, meno sediucole da padreterno di cantonata da occupare: Come cercare di fa' sta' ritto un polpo.
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