Alcuni studenti elbani si recheranno in Polonia per celebrare il Giorno della Memoria. A due anni di distanza, accompagnerò nuovamente sei studenti dell'Istituto Scolastico “Foresi” ad Auschwitz e Cracovia nell'ambito dell'iniziatriva regionale del Treno della Memoria 2009. Si tratta di Chiara Chisari e Gemma Giusti (liceo classico), Joy Angeli, Davide Scognamiglio e Letizia Spiga (liceo scientifico), Marta Santini (istituto alberghiero). I sei alunni sono stati individuati al termine del corso di formazione sulla Shoah e l'antisemitismo. Insieme ad altri seicento studenti e insegnanti toscani saliremo sul Treno, organizzato dalla Regione Toscana in collaborazione con le Province al fine di celebrare il Giorno della Memoria sui luoghi dello sterminio nel ricordo del sessantaquattresimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio del 1945. Inoltre, quest'anno, una particolare attenzione è dedicata al 70° anniversario delle leggi razziali approvate nell'Italia fascista nel 1938. Il Treno della Memoria partirà da Firenze la mattina del 25 gennaio e vi farà ritorno la sera del 29. Al centro del viaggio-studio ci saranno le visite ai campi di Auschwitz-Birkenau e Auschwitz I, insieme all'incontro con i testimoni: le sorelle Andra e Tatiana Bucci (deportate a sei e quattro anni ad Auschwitz), Marcello Martini (staffetta partigiana della resistenza toscana, deportato all’età di quattordici anni a Mauthausen) e Maria Rudolf (donna partigiana di diciassette anni, deportata ad Auschwitz e poi a Flossenburg e Plauen). Il gruppo visiterà anche la città di Cracovia, in particolare il vecchio quartiere ebraico di Kazimierz, e, nella Sinagoga Tempel, assisterà al concerto di musica Klezmer con gli italiani Klezmorim ed i polacchi Sholem. Un momento particolarmente suggestivo sarà a Birkenau, quando, di fronte al Memoriale, ciascun ragazzo pronuncerà il nome di una delle vittime di Auschwitz, della quale avrà approfondito vita e storia. E' la terza volta che partecipo con gli studenti a questa iniziativa. Continuo a pensare che sia un’esperienza straordinaria che permette di conoscere e di coinvolgersi emotivamente. Conoscere, sentire, per poter ricordare e, in tal modo, contrastare ogni iniziale segno di nuovi razzismi ed intolleranze. Tutte cose che rientrano a pieno titolo nella missione delle istituzioni scolastiche. Agli studenti ho chiesto di farsi testimoni di ciò che vedranno raccontando al rientro impressioni e riflessioni ai loro compagni.
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