Tornando a casa dal cena della Vigilia di Natale, consumata con la famiglia al ristorante, G.G. un cinquantenne esercente una attività turistica a Porto Azzurro (ma residente in località Peducelli nel comune di Capoliveri), trovò uno dei locali della sua abitazione (una villetta isolata) devastato dalle fiamme che per fortuna non si erano propagate al resto della casa che comunque aveva subito dei danni non indifferenti per il fumo che si era diffuso e per il calore sviluppatosi nel locale a piano terra che aveva compromesso anche un soprastante solaio. Per i Vigili del Fuoco che furono chiamati dal G.G. ad intervenire le fiamme erano state innescate da un ferro da stiro usato dalla famiglia prima dell'uscita serale, anche se il proprietario sosteneva che il piccolo attrezzo elettrico non era a suo parere sotto tensione. Il professionista longonese comunque aveva già fissato di trascorrere un periodo delle festività in vacanza all'estero e partì con la famiglia dopo aver incaricato una ditta di compiere le operazioni necessarie perchè l'abitazione tornasse perfettamente agibile. Ma alla fine della scorsa settimana il G.G. rientrando dalle sue vacanze si trovava a fare i conti con un'altra sgradita sorpresa, trovando le tracce di quello che ha interpretato come un ulteriore (e stavolta non riuscito) tentativo di incendio doloso. Il proprietario di casa, che comunque non si capacitava di chi e perché potesse avercela con lui al punto di cercare di mandargli a fuoco l'abitazione, in questo caso si è rivolgeva ai Carabinieri sporgendo formale denuncia del fatto, ed i militari della stazione hanno iniziato una accurata indagine comprendente sia il sentire (per ora pare senza riscontri) gli abitanti della zona, sia nell'affidare ai reparti operativi scientifici dell'Arma materiali prelevati sul posto. Senza pretendere di tirare affrettate conclusioni è però difficile non notare che il capoliverese è zona particolarmente "sfortunata" per quanto riguarda gli incendi di abitazioni, esercizi, veicoli, macchine operatrici, rimesse di attrezzature etc; un rapido ripasso (mentale) delle cronache degli ultimi 4 anni ci ha consentito di individuare almeno una quindicina di episodi tra dichiaratamente dolosi, sospetti ed accidentali. E che all'Elba ed in particolare a Capoliveri sia diventato di moda "dirlo con il fuoco" è cosa ci pare piuttosto preoccupante.
Carabinieri auto muso