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Controcopertina: Peria a Bosi: perché rinunciare alla semplificazione istituzionale?

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 14 gennaio 2009

L’Unione dei Comuni non è una foglia di fico, ma un progetto serio per dare all’Arcipelago un ente di programmazione e di coordinamento, che faciliti il percorso verso il comune unico. Sbaglia il collega Bosi ad ironizzare in tal senso, esattamente come sbaglia ad asserire che secondo noi la Comunità Insulare non esisterebbe. Essa è prevista dal Testo Unico Enti Locali e quindi è ovviamente possibile realizzarla. Il punto non è questo: è che non è affatto dimostrata la sua maggiore utilità o migliore capacità di dare risposte ai cittadini rispetto all’Unione dei Comuni. In particolare l’unica Comunità di Arcipelago esistente in Italia (Isole Pontine) non ha mai dato segni di vita e di protagonismo, il nuovo Codice delle Autonomie voluto dal Governo Berlusconi non prende neanche in considerazione l’ipotesi Comunità di Arcipelago, prefigurando come unico strumento della semplificazione istituzionale l’Unione dei Comuni; quest’ultima ha più risorse della Comunità di Arcipelago. E allora, se questa presunta superiorità dello strumento a cui ci si riferisce non esiste, perchè far saltare il tavolo e chiamarsi fuori? Perché rinunciare ad un progetto unitario? Perché rinunciare ad un meccanismo di semplificazione istituzionale che, in tempi di crisi, non è solo più utile, ma anche più etico? Su questo tema vorremmo davvero uscire da un confronto ideologico e provare a sviluppare un’analisi laica degli scenari. Anche con Bosi, Ciumei, Papi e Della Rosa. Dimostrateci dati alla mano che abbiamo torto. Fateci capire perché sbagliamo. Altrimenti rimane solo la polemica politica fine a se stessa, che serve sicuramente a ricercare consenso, ma non tutela il reale interesse dei cittadini alla crescita dei nostri territori.


peria solo e sconsolato

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