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Per il diritto alla mobilità - Peria risponde a Lucchesi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 11 gennaio 2009

Pino Lucchesi definisce la mia denuncia della gravissima situazione di Tirrenia e Toremar una scoperta dell’acqua calda e lo fa anche con qualche sgradevole battuta sul piano personale che denota un astio che io francamente non provo (ne ho mai provato) per lui. Che Tirrenia sia in condizioni disastrose, lui lo avrebbe detto da 25 anni e in questo consisterebbe la scoperta dell’acqua calda. Per uno che per quei 25 anni e qualcosa di più ha navigato nei palazzi del potere in ruoli molto importanti, mi sembra un po’ poco averlo detto e basta. Forse avrebbe dovuto fare qualcosa di concreto e adesso non ci troveremmo così. In realtà la situazione attuale della compagnia pubblica è grave come non mai e non è vero che siamo nel solco di dinamiche antiche. Il fatto stesso che solo adesso si profili il passaggio decisivo della privatizzazione ci dice che non è così. Le istituzioni locali e i territori non possono restare a guardare e il Governo non può ignorarle. Se entro una decina di giorni non si avranno segnali di chiarezza ed aperture concrete di dialogo bisogna mobilitarsi. Ho proposto ieri in Consiglio Comunale una seduta congiunta di tutti i Consigli dell’Elba e dell’Arcipelago su una nave Toremar in navigazione. Altre iniziative possono essere immaginate. L’importante è non rimanere passivi – e non banalizzare come fa Lucchesi – di fronte ad una situazione che può mettere in ginocchio non solo la nostra economia ma anche il nostro diritto alla mobilità.


toremar nmebbia in porto rifilata

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