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Unione Comuni proposta referendum presentata dal Cons. Simone Meloni

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 09 gennaio 2009

DISCUSSIONE SULL’ADESIONE ALLA COSTITUZIONE DELL’UNIONE DEI COMUNI DELL’ARCIPELAGO TOSCANO. Proposta di deliberazione presentata dal Cons. Simone Meloni Premesso che la Regione Toscana, da tempo impegnata contro gli interessi dell’isola d’Elba a favore della costa, ha deciso unilateralmente di eliminare la Comunità Montana dell’Arcipelago Toscano a favore di una unione dei comuni priva di qualsiasi garanzia di finanziamenti futuri e di qualsivoglia logica, analizzando la Legge sulle unioni dei comuni va subito agli occhi che il legislatore fa forza sulla loro nascita in considerazione dei confini naturali dei comuni che ne partecipano, cosa impossibile da realizzare nel nostro arcipelago visto che la maggior parte dei comuni confinano con il mare; considerato che tutte le forze politiche elbane (compreso quindi gran parte della sinistra che ora si contrappone) chiedevano, in sostituzione della Comunità Montana, la nascita della Comunità di Arcipelago così come prevista dal Testo Unico degli Enti Locali in modo da avere garantiti i finanziamenti statali previsti dalla Legge vigente; preso atto che la Regione Toscana ha apportato le modifiche necessarie alla Legge Regionale n. 37 del 26/06/2008 solo per far approvare dai comuni attualmente governati dal centro-sinistra la costituzione dell’unione dei comuni dell’Arcipelago Toscano senza prendere in considerazione la proposta di Legge presentata dai Consiglieri Regionali del centro-destra per far nascere nell’arcipelago Toscano una VERA Comunità di Arcipelago così come prevista dal T.U.E.L.; tutto ciò premesso riteniamo che questo Consiglio Comunale, che oggi è chiamato nuovamente a deliberare sulla costituzione dell’unione dei comuni dell’arcipelago rinvii questa decisione a dopo la prossima tornata elettorale in modo che a scegliere possa essere chi dovrà governare per i prossimi cinque anni il comune di Portoferraio, se ciò non fosse ritenuto ammissibile dalle S.V. non rimarrebbe che un'unica strada per far si che la scelta sia veramente condivisa e condivisibile, ai sensi dello Statuto Comunale che, all’articolo 47, istituisce il Referendum Consultivo, chiediamo che questo Consiglio Comunale sia chiamato immediatamente a votare un ordine del giorno con il testo del Referendum Consultivo da proporre ai cittadini nel prossimo mese di aprile per sapere la volontà dei cittadini circa la nascita e la durata dell’unione dei comuni che oggi questa maggioranza andrà ad approvare. Ci pare che questo sia lo strumento più utile per provare a ricucire uno strappo che, oggi più che mai, allontana la società civile dalle scelte delle Amministrazioni pubbliche. Lo strumento del Referendum è l’unica possibilità vera di poter capire cosa pensano i cittadini delle nostre scelte, per questo confidiamo nel buon senso della maggioranza di voler approvare subito la nostra richiesta velocizzando così l’iter di promozione del referendum stesso utilizzando quindi il metodo suggerito dal Regolamento della Partecipazione al capo IV articolo 12 comma 1.1 “il referendum consultivo può essere promosso dall’Amministrazione Comunale a mezzo di atto deliberativo del Consiglio Comunale adottato a maggioranza dei Consiglieri assegnati”. La delibera da portare immediatamente all’approvazione potrebbe essere la seguente: Il Consiglio Comunale di Portoferraio, riunito in seduta straordinaria il giorno 08 gennaio 2009, a seguito della discussione sull’adesione alla costituzione dell’unione dei comuni dell’Arcipelago Toscano, considerato la mancanza di unanimità nella scelta dell’adesione e della stessa nascita dell’unione dei comuni così come impostata dalla Regione Toscana, considerata la proposta fatta dai Consiglieri di Opposizione del centro-destra, DELIBERA di sottoporre alla cittadinanza di Portoferraio il seguente referendum consultivo: “VUOI CHE IL COMUNE DI PORTOFERRAIO RINUNCI ALL’ADESIONE ALL’UNIONE DEI COMUNI DELL’ARCIPELAGO TOSCANO COSI’ COME PREVISTA DALLA LEGGE REGIONALE N. 37 DEL 26 GIUGNO 2008”