La protesta degli agenti di Polizia davanti al Palazzo della Prefettura

Il picchetto di protesta davanti al palazzo della Prefettura, accompagnato dalla consegna di volantini ai passanti, dove venivano spiegate le difficili condizioni in cui si trovano ad operare gli agenti della Polizia di Stato dell’Elba, ha dato un primo importante risultato: riunire ad un tavolo di trattative le forze sindacali di Polizia e il Vice Prefetto Dott. Di Carlo. Quest'ultimo infatti si è preso l’impegno, davanti alla stampa, di verificare presso il Provveditorato delle Opere Pubbliche la disponibilità per i primi interventi. "I "Fini" non giustificano i mezzi: li fermano": erano passate da poco le 10 di mattina di giovedì 31 luglio quando, davanti al Palazzo Prefettizio di Viale Elba a Portoferraio, gli agenti della P.S. accompagnati da alcuni rappresentati del Sindacato SILP CGIL Livorno appendevano colorati striscioni di protesta contro i tagli indiscriminati del Governo nei confronti della loro istituzione, e contro quella che essi definiscono una politica di abbandono nei riguardi del Commissariato elbano. “Abbiamo una cronica carenza di personale - ha dichiarato il sindacalista Patrizio Lo Prete - le condizioni degli alloggi sono indecenti, non vengono corrisposti i compensi per gli straordinari, gli uffici sono dislocati in una posizione che oltre ad avere barriere architettoniche rilevanti, non garantisce neanche i lavoratori e gli utenti, visto che non esiste una camera di sicurezza e lo stretto cancello di uscita delle volanti è lo stesso del parcheggio pubblico per la spiaggia delle Ghiaie.” A dare un contributo di solidarietà agli agenti della P.S. anche il Consigliere provinciale della Margherita, Nunzio Marotti, che nei giorni scorsi aveva rivolto un’interpellanza sulle difficoltà degli uffici elbani, e il Sindaco di Portoferraio Giovanni Ageno che è arrivato sul posto accompagnato dall’Assessore Adalberto Bertucci. Mentre alcuni poliziotti fermavano pedoni e automobilisti distribuendo volantini e spiegando le ragioni del pacifico sit-in è uscito dal suo ufficio il Vice Prefetto Di Carlo accettando di incontrare i rappresentanti della protesta. Nella sala prefettizia Lo Prete chiedeva chiaramente il perché, dopo almeno 1 anno e mezzo di reiterate richieste e di segnalazioni ufficiali dello stato di emergenza, non fosse stata accolta neanche una delle istanze, e incalzava domandandosi se vi sia da parte delle istituzioni il disegno di relegare la Polizia di Stato ad un ruolo del tutto marginale. Lo Prete insisteva soprattutto sulla questione degli alloggi, del tutto insufficienti ed inadeguati, una delle cause dirette della mancanza di aggregazioni di personale per il periodo estivo. Di Carlo ha dato atto ai manifestanti della legittimità delle loro richieste ed ha dichiarato che egli ritiene positivo il fatto di aver intanto individuato la disponibilità dei locali, rimanendo però aperta la non secondaria questione del reperimento di fondi. Per la soluzione delle emergenze più immediate ha comunicato che esse, non richiedendo massicci impegni finanziari, possono essere risolte nel più breve tempo. L’intervento del Sindaco Ageno è da iscriversi anche nel quadro della preoccupazione esternata nei giorni scorsi per il crescere degli atti di microvandalismo succedutisi nel centro di Portoferraio. Ageno ha infatti dichiarato che per un controllo efficace del territorio occorre che tutte le forze siano nel pieno della loro operatività, e dopo aver espresso solidarietà ai manifestanti si è soffermato sulla inadeguatezza di quello che ha definito lo “spezzatino irrazionale” dei locali della ex Caserma della Scuola di Finanza. “Dal punto di vista urbanistico – ha precisato Ageno – è incompatibile che in una zona così frequentata come le Ghiaie, ci sia l’uscita in velocità delle auto della Polizia. Dobbiamo trovare una soluzione in breve tempo per evitare di esporre i cittadini ad inutili pericoli.”

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