Torna indietro

Il maxiserbatoio per rendere l'Elba autosufficiente

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 31 luglio 2003

Reduce, risanato, da un periodo burrascoso, trovo parecchi articoli e corrispondenza riguardanti il mio progetto di maxiserbatoio atto a risolvere il problema idrico dell’Isola d’Elba. Sento quindi l’obbligo di rimgraziare FAITA, Elba2000, Associazione Albergatori, Coldiretti, Confcommercio, l’arguto e sempre incisivo Bruno Paternò nonché l’amico Gallo per l’appoggio che continuamente mi danno. Negli scritti trovo una comune lagnanza: lo scarso interesse dimostrato dagli addetti del servizio idrico elbano per il mio progetto. Devo dire che, nei riguardi della soluzione di tale problema che sta a cuore a tutti, non è questo l’aspetto peggiore. L’aspetto peggiore, dal quale deriverà la sua mancata soluzione, è che la citata attenzione viene invece rivolta a soluzioni trite e ritrite: la eliminazione delle perdite occulte (ma se manca l’acqua non ci sono neanche le perdite), l’installazione di desalinizzatori (che sono l’ultima spiaggia da adottare solo in zone desertiche dove non piove mai), la costruzione di bacini artificiali tramite dighe di ritenuta (ma all’Elba mancano le aree adatte), il riutilizzo delle acque reflue (mancano le condizioni per farlo), a terebrare nuovi pozzi che prelevano acqua da una falda che d’estate non esiste. Non si parla mai delle soluzioni vere. Ad esempio qualche anno or sono il prof. Megale dell’Università di Pisa pubblicò una soluzione molto interessante. Egli prevedeva di chiudere con un diaframma di impermeabilizzazione sotterraneo la piana di Marina di Campo, in tutto il tratto fronte mare, con il duplice scopo di impedire che, durante le grandi piogge, la falda sotterranea si scaricasse a mare e, durante i periodi di siccità, al mare di penetrare in falda. Dagli studi fatti, con tale sistema si poteva immagazzinare nel sottosuolo i famosi 2.000.000 mc di acqua necessari e sufficienti per risolvere il problema idrico dell’intera Isola. Una soluzione, che avrebbe dovuto come minimo essere verificata in dettaglio. Nulla di tutto questo: il progetto, a mio avviso valido, per nulla adottato diventò lettera morta. Oggi come oggi in Inghilterra ed in Francia va per la maggiore una tecnica chiamata ASR (acquifer storage and recharge) con la quale si prevede di immagazzinare forzatamente nel sottosuolo ingenti quantitativi di acqua durante i periodi di pioggia per poterli utilizzare durante i periodi siccitosi. Io non conosco questo sistema so soltanto che si stanno ottenendo, a prezzo di approfonditi studi, risultati importanti. Ebbene perché non si è mai pensato di verificarne l’applicabilità o meno anche all’Elba così come si conta di fare nella Val di Cornia? Nulla di tutto questo. Si continua a pensare, come detto, alle cose futili e prive di risultato reale. In maniera del tutto analoga anche il mio progetto di maxiserbatoio, che ritengo migliore di quelli citati perché piu’ semplice e perchè si adatta splendidamente, a mio avviso, alle condizioni particolarissime dell’Isola d’Elba, non troverà forse attuazione reale o come minimo non se ne deciderà l’attuazione in tempo utile cioè prima che arrivi il nuovo grande Ente destinato alla gestione delle acque di tutta la regione. Quest’ultimo, occupato come sarà in problemi di grandissimo raggio, non farà che, per l’Elba, continuare nella strada intrapresa e cioè a dedicarsi alle cose futili. Ben diverso sarebbe il caso se, al suo arrivo, trovasse le premesse ufficiali reali, per dare l’avvio vero al grande serbatoio. Allora non potrebbe esimersi dal completarlo. In conclusione non posso che confermare quanto detto negli articoli prima citati dalle Aziende ed Associazioni benemerite: se gli Elbani vogliono essere loro stessi a decidere del loro futuro occorre far presto ed arrivare in tempo prima che la soluzione venga loro imposta dall’esterno con risultati che, probabilmente, non coincidono con quelli auspicati dagli elbani. Per visionare il progetto vedi http://altratecnica.3000.it


Fosso di Literno girato per bene

Fosso di Literno girato per bene