Censire gli impianti già esistenti e stabilire, alla luce della fusione in un'unica Ato, le priorità per la gestione del ciclo dei rifiuti urbani nei territori di Pisa, Lucca, Massa Carrara e Livorno, sulla base di quanto stabilito dai “vecchi” Piani provinciali dei rifiuti delle quattro Province. Questo sarà il compito della commissione tecnica, prevista dalla LR.61 sui rifiuti, nominata dalla Giunta regionale, che redigerà il Piano straordinario per la gestione del ciclo dei rifiuti dell'Ato Costa, cioè un Piano che parte dall'analisi delle quattro realtà che compongono l'Ato e stabilisce, sulla base delle previsioni fatte a suo tempo dalle Province, quali sono i servizi e gli impianti che devono essere potenziati o realizzati per garantire autosufficienza alla nuova comunità di ambito interprovinciale. Come gli altri Piani straordinari già approvati (Centro e Sud), anche quello della Costa dovrà attenersi alle pianificazioni provinciali previgenti, mentre spetterà ai nuovi Piani Interprovinciali, che le Province devono approvare entro luglio 2009, il compito di introdurre eventuali nuove previsioni impiantistiche e la pianificazione di area vasta. La commissione sarà composta dal dirigente regionale responsabile del Settore rifiuti e bonifiche, Afredo Cianci, e dal direttore generale dell'Ato Toscana Costa Franco Borchi. Il Piano straordinario avrebbe dovuto essere realizzato dalle quattro “vecchie”Ato (Lu, Ms, Li, Pi), che il 18 novembre scorso si sono fuse nella nuova Ato Toscana Costa. Visto che la stesura del Piano è stata così a lungo rimandata, la Giunta regionale ha deciso di attivare le procedure per la nomina della commissione tecnica. Grazie a questo passaggio anche l'Ato Costa, così come le Ato Centro e Sud, sarà pienamente operativa in quanto dotata dello strumento di programmazione necessario per fare i primi affidamenti della gestione integrata del servizio dei rifiuti.
Buraccio stretta