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A Sciambere augurale dei bivalvi, delle urgenze e delle garritte

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 31 dicembre 2008

Carissimo Elbareport, urge la comunità di arcipelago, urge l'unione dei comuni, urge la vertenza insularità, come una banda di allegri prostatici sembra che i ns rappresentanti siano presi da mille urgenze cosicchè non hanno il tempo di andarsi a vedere i risultati del sondaggioco di elbacomunico sull'assetto amministrativo dello scoglio. Ebbene da quel sondaggio che non ha valore statistico, ma ha tuttavia il pregio di aver fatto dichiarare a qualcuno (10, 100, 1000? Non lo so) quale assetto amministrativo ritiene più adeguato ad affrontare i problemi dell'isola emerge che su quei 10,100,1000 rispettivamente 7, 70,700 dichiarano che ritengono sia giunto il tempo dell'unica soluzione amministrativa che non urge ai ns rappresentanti: il comune unico. Ci vogliamo rifare un pensierino sopra su quel referendum ventilato a novembre? Al Sindaco Peria auguro un sereno 2009 e spero che nel corso del nuovo anno troverà il tempo di rispondere ai mitili bagnaiesi (anche se pochi, sono sempre vivi) sul tratto portoferajese di via di Bagnaia, quei 200 spericolati metri (vedi Elbareport del 7.9.08). Al Parco e al fisico che l'ha proposto i complimenti per il progetto di monitoraggio del traffico navale e dell'inquinamento marino e per il finanziamento ottenuto. Sono tanti soldi e se ben spesi contribuiranno a far vivere meglio anche noi cozze. A questo proposito credo utile che una parte (piccola) di quei soldi venga spesa per spiegare a chi desidera ascoltare - penso soprattutto agli studenti - l'articolazione e le finalità del progetto. Al giornale e a chi lo edita l'augurio sincero di scapolare anche il prossimo anno, ai suoi amici e nemici il ringraziamento per tenerlo vivo. Il mitile ignoto Caro e saggio bivalve Un umorista di altri tempi dava al permanere costante di una guardia armata in garritta fuori delle aree militari: atteggiamento marziale e sguardo fiero (in realtà, provare per credere, anche, freddo o caldo, comunque piedi doloranti e palle ruotanti), fosse motivata dall'essere pronti, financo al sacrificio estremo, nello sciagurato caso che una coppia di sovversivi quali Logica e Buon senso, avessero tentato di entrare in caserma. Orbene stimata cozza, crediamo che di garritte (e relative guardie) virtuali sia disseminato il nostro territorio nazionale e pure quello quotidianamente calpestato. Sorgono esse sia presso i falasteri che a guardia di bicocche dell'amministrare, del governare, della politica, ed i luoghi da dove si dovrebbe formare ed informare il cittadino, rendendoli impermeabili a quanto accade nella realtà vissuta, alla quale viene contrapposta una edulcorata rappresentazione del vissuto collettivo, fino al geniale ".. quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire .. oh yes..". Ella, colto mollusco, conoscerà certamente "if" la poesia (si fa per dire) di Rudyard Kipling, la lettera al figlio di buoni sentimenti (in realtà, a nostro fallibile avviso, piena di banale "saggezza" egocentrica e pelosa e di escusivismo massonico) con la serie di "se.." a capoverso che può essere crudamente però stroncata con la finale giustapposizione di un ruspante adagio locale: "se fossimo e se avessimo era il patrimonio dei coglioni". Per la ragione di cui sopra evitiamo quindi di snocciolare: se prevalesse la logica ed il buon senso, se chi amministra sapesse realmente interpretare il sentire comune e mille altri "se" Siamo approdati ad una convinzione: caste e casticchie hanno ormai perso tutti i treni ed aspettarsi che la riforma della politica giunga dall'alto, dai guitti fatti cesari, dagli oppositori senza palle, dai rivoluzionari leopardiani ".. avanti avanti, sol io procomberò!", è tempo perso; nessuno sega il ramo su cui è seduto, col rischio di prendere una gropponata. Siamo ottimisticamente pessimisti nel credere che oggi come mai nell'isoletta verde&blu e nella repubblichetta delle veline ci sia bisogno di uno tsunami di democrazia praticata, impegno politico e sociale, partecipazione, che spazzi via onesti e disonesti vecchiumi, che produca un ordine nuovo (diverso da come lo pensava Gramsci con il proletariato egemone, quasi un secolo fa, diverso dall'ordine repressivo vagheggiato da fascisti vecchi e nuovi). Ma perché ciò accada (mitili di tutti i paesi del mondo unitevi) occorre che le lampade levino alta la loro voce contro le grandi e piccole ingiustizie, che le gnacchere (pinna nobilis) incomincino a praticare la politica (con la P maiuscola) che arselle e vongole facciano informazione vera e non questo simulacro che ci sciroppiamo, che gli sconcigli diventino ferocemente legalitari e che il popolo sterminato delle granite (alias lumache di mare) torni ad essere un sistema pensante e critico. Solo allora, parafrasando in chiusura Kipling, da politicamente molluschi giungeremo a poterci definire politicamente (donne e) uomini.


mitile cozza

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