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Un progetto di monitoraggio del mare del PNAT vince finanziamenti U.E.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 28 dicembre 2008

Per la prima volta un Parco nazionale italiano vince un finanziamento nel 7° Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo della UE. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha ottenuto dalla UE un finanziamento di 3.5 milioni di euro per ARGOMARINE un progetto di controllo del traffico e dell’inquinamento del mare. Secondo la mitologia greca, Argo è un gigante dai cento occhi, metà dei quali restano aperti anche quando dorme. I cento occhi di Argo sono quelli che verranno sviluppati nel corso del progetto ARGOMARINE (acronimo per Automatic Recognition and GeOpositioning integrated in a Marine Monitoring Network) che il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano (PNAT) ha presentato alla Commissione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro 2007-2012 di finanziamento alla ricerca e sviluppo tecnologico. Lo scopo del progetto ARGOMARINE è di sviluppare un sistema di controllo del traffico e dell’inquinamento marino all’interno di aree sensibili dal punto di vista ambientale e di particolare valore naturalistico come quelle dell’Arcipelago Toscano. Il Progetto ha superato una dura selezione (sono stati presentati oltre 350 progetti) ed è stato giudicato meritevole di finanziamento da Bruxelles. Durerà tre anni e otterrà complessivamente un finanziamento di 3,5 milioni Euro di cui circa 350.000 Euro per il Parco. Il PNAT dirigerà un consorzio di altri otto prestigiosi partner da 6 Paesi Europei che comprende, oltre al CNR- Istituto di Scienze e Tecnologie dell’Informazione di Pisa, due istituti universitari (Grecia e Portogallo) un Centro di Ricerche sul monitoraggio ambientale della Norvegia, una azienda hi-tech inglese, il Parco Nazionale Marittimo dell’Isola di Zacinto (Grecia), il Nato Undersea Research Center e il Joint Research Center della Unione Europea. Le attività del Progetto prevedono il controllo dell’inquinamento da idrocarburi e degli sversamenti abusivi di petrolio e derivati in mare mediante l’utilizzo simultaneo di tecnologie che vanno dall’acquisizione di dati SAR (Synthetic Aperture Radar) dalla costellazione di satelliti Envisat, Cosmo-SkyMed e RadarSat, dati provenienti da sensori ottici montati su imbarcazioni e traghetti, oppure su supporti volanti (aerei ed elicotteri), nasi elettronici ospitati su boe o su veicoli sottomarini autonomi (AUV-Autonomous Underwater Vehicles) in grado di pattugliare larghe estensioni di mare. Questi dati verranno integrati con informazioni di geolocalizzazione e geoposizionamento ed inviati attraverso una rete a larga banda di trasmissione dati nella sala operativa della Capitaneria di Porto di Portoferraio, che ospiterà il cervello pensante di ARGOMARINE: il MIS (Marine Information System), una centrale di elaborazione dotata di capacità decisionali e di valutazione, progettata utilizzando tecnologie di supercalcolo ed Intelligenza Artificiale, in grado di elaborare i dati raccolti dalle varie fonti, valutare i modelli matematici e previsionali immagazzinati nella sua memoria e assistere le autorità preposte nella gestione dell’emergenza. Promotore del progetto è il dr. Michele Cocco, fisico, con una lunga esperienza nel campo di sensori e microsistemi, che ha ideato ARGOMARINE, creato il consorzio del progetto e presentato la proposta alla Commissione Europea per conto del PNAT e con l’avallo entusiastico del presidente Mario Tozzi e della direttrice Franca Zanichelli, che ne hanno capito immediatamente la valenza scientifica e tecnologica comprendendone sin dal primo momento le importanti ricadute ambientali. Il Progetto ARGOMARINE svilupperà tecnologie che verranno successivamente estese a tutta l’area del Mediterraneo, dove il problema dell’inquinamento da idrocarburi e del controllo della pesca di frodo all’interno di aree protette è drammaticamente di attualità. Le isole dell’Arcipelago diventeranno quindi campo di prova delle attività scientifiche di monitoraggio del progetto, contribuendo a promuovere e valorizzare la loro importanza naturalistico-ambientale e la loro immagine.


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