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Graziani: L'ex presidente della C.M. Simoni ha la memoria corta

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 27 dicembre 2008

Due parole a margine della polemica fra il Sindaco di Marciana Marina e Umberto Mazzantini. Con qualche sorpresa ho letto dell’intervento dell’ex presidente della Comunità Montana dell’Elba e Capraia Luca Simoni, che stigmatizzava la disinvoltura con cui, a suo modo di vedere, Mazzantini sarebbe stato accreditato dei titoli per svolgere consulenze di carattere ambientale dall’attuale Presidente/Commissario liquidatore dell’Ente comprensoriale. E’ curioso come la memoria diventi corta, certe volte. La storia della C. M. dell’Elba e Capraia è stata una storia tormentata da vicende di straordinaria gravità, che hanno coinvolto il predecessore di Simoni in azioni giudiziarie di carattere penale. Ma oltre il caso richiamato, tutta l’azione amministrativa della Giunta presieduta da quel presidente (e della quale era assessore lo stesso Simoni) è risultata, diciamo, quantomeno imprudente se la Giunta successiva (quella in carica all’atto della soppressione) ha dovuto compiere uno sforzo immane per risanare i bilanci e recuperare credibilità. Ma i problemi non riguardavano soltanto i bilanci. Durante quella Amministrazione la C. M., è più che altro stata un centro di potere, secondo un’antica tradizione che pareva dovesse essere dimenticata dopo il doloroso periodo che segnò il passaggio alla cosiddetta Seconda Repubblica, ma che evidentemente trova nelle realtà periferiche sacche di resistenza. Segnalavo qualche tempo fa (www.graziani.splinder.com, in data 18 marzo 2007) alcuni casi che reputo gravissimi di uso “informale” dei poteri istituzionali; casi che mi sono stati segnalati e che forse rappresentano solo un “campione” di una realtà più diffusa. Si tratta di assunzioni di personale avvenute in deroga alle norme regolamentari vigenti, in maniera irrituale ma anche con possibili motivazioni di carattere personale che gettano discredito sulle Istituzioni dello Stato e ledono diritti di persone terze. Mi riferisco alla delibera della Giunta della Comunità Montana –presidente Luca Simoni; assessori presenti Fortunato Mazzei, Piero Landi, Pietro Galletti, Enzo Martorella; assenti Alessandro Pettarin e Davide Luperini; con l’assistenza del Direttore generale Luigi Nobili–, per l’assunzione diretta di un impiegato, senza né bando né concorso. La delibera è la n. 49 del 06.04.2004, e precede di sessanta giorni le elezioni amministrative (che avrebbero prodotto il cambio dell’Amministrazione della C. M.). Antecedente di questa delibera sono altre due della stessa Giunta, allora presieduta da Mauro Febbo (poi costretto alle dimissioni per i noti motivi), che ne costituiscono per così dire il precedente giurisprudenziale interno. Il 12 novembre del 2002 la Giunta (assente Febbo e presieduta dal vicepresidente Simoni, assente anche l’assessore Martorella, presenti Sirabella, Landi, Galletti, Luperini) con Deliberazione n. 122, procedeva all’assunzione di n. 3 operai forestali a tempo determinato nel settore Foreste/Bonifica. Nella Deliberazione si fa riferimento a una nota del 11.11.2002 (il giorno prima) inviata dal Dirigente tecnico “sull’opportunità di provvedere all’assunzione di n. 3 unità lavorative a tempo determinato per il settore forestale, di cui n. 2 destinate a lavori di forestazione e bonifica e n. 1 [per] un addetto al servizio di centralino nelle ore pomeridiane dalle ore 13,30 alle ore 20 per l’espletamento del servizio di protezione civile e calamità naturali”. A distanza di pochi mesi la Deliberazione della Giunta C. M. n. 72 del 15.05.2003 richiama in oggetto la Deliberazione n. 122 del 12.11.2002 sopra ricordata, con l’indicazione “Prosieguo rapporto di lavoro n. 3 operai forestali-bonifica”. Sono presenti Febbo, presidente; Simoni, Landi, Galleti, Luperini; assenti Sirabella e Martorella. La premessa riporta parola per parola l’analoga della Deliberazione n. 122, all’infuori del riferimento alle domande dei candidati. Il rapporto di lavoro con gli assunti a tempo determinato con questa disposizione si trasforma in assunzione a tempo indeterminato (cfr. la documentazione sul blog il 26 febbraio del 2007). La nuova Giunta, insediatasi dopo quella che ha prodotto le deliberazioni citate, si è occupata della vicenda con un’interrogazione presentata da un consigliere di maggioranza, e con la risposta del Presidente Alessi che, come da prassi, ha ritenuto di non dover intervenire a interrompere la continuità amministrativa. Malgrado la notorietà dei fatti, essi non hanno suscitato l’attenzione né degli amministratori locali né degli organi di polizia giudiziaria, assai solleciti in altri casi, generando l’impressione che nella periferia dell’Impero sia ancora possibile che legami particolari prevalgano sull’interesse generale. E così accade che spesso, come dice l’adagio popolare, “per il peccatore piange il giusto”: nel caso di specie, le azioni di una Giunta che ha male operato finiscono per gettare discredito sull’intera Istituzione, anche quando abbia poi ben operato. A volte quanto sarebbe più dignitoso il silenzio!


palazzo provincia comunità montana

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