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Controcopertina: Bilancio 2008 del Reparto Operativo del R.O.A,N. della Finanza

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 27 dicembre 2008

L’approssimarsi della fine del 2008 è l’occasione per riassumere le risultanze e le peculiarità di impiego dell’intera componente aeronavale della Guardia di Finanza presente in Toscana. Tale articolata realtà si inquadra organicamente alle dipendenze del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno (R.O.AN.), cui fanno capo tre comandi navali e, funzionalmente, una sezione aerea di manovra, per un complessivo di oltre 190 persone, 13 mezzi navali delle varie classi e 4 elicotteri. La componente aeronavale della Guardia di Finanza esercita il monitoraggio delle acque territoriali prospicienti la Regione per l’espletamento dei prioritari compiti istituzionali, quali quelli della polizia economico-finanziaria, doganale e della repressione dei traffici illeciti in genere, cui si uniscono altresì quelli concorsuali, che vedono il Corpo quale qualificato supporto per le competenti Autorità nelle operazioni di assistenza e soccorso. Relativamente poi alla parte continentale della Regione, la componente aerea esercita d’iniziativa, ovvero a supporto dei comandi territoriali del Corpo, la propria attività di monitoraggio, segnalazione e denuncia di illeciti ed infrazioni. La rendicontazione delle risultanze acquisite nel corso del periodo gennaio/dicembre 2008, riporta il seguente consuntivo:  Missioni navali nr. 500;  Missioni aeree nr. 458;  Controlli effettuati in mare e negli approdi nr. 2.288;  Verbali elevati nr. 743;  Sequestri operati: - in ambito demaniale/ambientale nr. 8; - nel settore della nautica da diporto nr. 25;  Interventi in materia di polizia demaniale/ambientale nr. 31;  Segnalazioni ai fini dell’imposizione diretta/indiretta con riguardo al possesso di imbarcazioni nr. 25;  Prodotti petroliferi sequestrati lt. 25.000;  Operazioni di soccorso aeronavale in mare nr. 6;  Persone salvate nr. 12. Nella disamina dei dati statistici assume rilievo la lotta al fenomeno del sommerso da lavoro, che nel settore della nautica da diporto ha una spiccata connotazione, spesso con l’impiego di maestranze di nazionalità extracomunitaria irregolare e/o clandestina. Tale settore di intervento ha portato, in particolare, all’espulsione di 15 persone dal territorio nazionale e alla denuncia penale ed amministrativa per 10 datori di lavoro. Sempre nel settore correlato alla nautica da diporto, meritano menzione i controlli riguardo all’utilizzo di prodotti petroliferi soggetti ad accisa, il cui impiego in frode nuoce gravemente agli interessi erariali nazionali e dell’Unione Europea. In tale ambito spicca il sequestro di oltre 22.000 litri di gasolio agevolato, rinvenuto a bordo di una nave da diporto italiana che deteneva il prodotto in assenza di legittimo titolo. Sono emersi, inoltre, in materia di entrate locali e regionali (I.C.I. - T.A.R.S.U. - T.C.G.), numerose situazioni di evasione del pagamento di tributi locali, il cui credito e riscossione, complessivamente pari a oltre 300.000 euro, va interamente a favore degli Enti medesimi (Regione Toscana - Comuni di Pisa, Massa, Rosignano Marittimo, Livorno, Portoferraio, Campo nell’Elba ed Orbetello). Inoltre, in punto di tributi speciali per deposito in discarica, a favore della Regione Toscana (c.d. “ecotassa”), è stata accertata al momento un’evasione di oltre 20.000 euro, determinata nei confronti di amministratori di società, denunciati peraltro anche all’A.G., che illecitamente avevano costituito delle discariche abusive. In tale quadro, assume rilevanza il sequestro operato in questi giorni in porto a Livorno, a cura della dipendente Stazione Navale, di un’area demaniale di 3.000 mq. ricompresa tra la Calata Sgarallino e la Calata Punto Franco, con la conseguente denuncia all’A.G. di due responsabili per la previsione dell’art. 256 del D.Lgs. 152/2006 (Gestione di discarica non autorizzata). In detta area, storicamente in uso alla società “SILOS Livornesi s.r.l.”, sono tuttora stoccate eterogenee tipologie di rifiuti tra speciali e pericolosi, stimati in 800 tonnellate, per i quali, a seguito del descritto intervento dei Finanzieri con conseguente attivazione della Procura della Repubblica e del Comune di Livorno, si procederà alla loro rimozione con bonifica del sito.


Motovedetta Guardia di Finanza

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