Oggi il Consiglio Comunale di Portoferraio ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche. I consiglieri di Rifondazione Comunista hanno ritenuto opportuno un voto di astensione in quanto le opere previste dal 2009 al 2011 sono certamente condivisibili, ma si tratta però soltanto di manutenzioni ordinarie e recuperi necessari e utili, con un affolamento di previsioni nel prossimo anno, dovuto probabilmente solo a motivi elettorali. Tanti di questi futuri cantieri potevano però già essere stati aperti (e chiusi) da tempo. Solo la sudditanza del sindaco e dell’intera giunta ai condizionamenti e ricatti della struttura dirigenziale amministrativa interna del comune lo ha impedito. Questo Rifondazione Comunista lo afferma con chiarezza dal 2007. Non abbiamo potuto votare a favore: questo piano delle opere pubbliche non disegna niente di nuovo. La legislatura è finita senza che si sia veramente avviato quel progetto di trasformazione profonda e di rilancio economico che era stato promesso agli elettori nel 2004. Affonda tragicamente questa esperienza politica e le speranze che aveva suscitato. Il P.D. e i suoi alleati, con Sinistra Democratica e Verdi in primis, hanno scelto anche in questo triste finale di legislatura di accontentare altre priorità ma non quelle di Portoferraio e dei suoi cittadini.
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