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Marco Mantovani: Tozzi non se la può cavare con un copia e incolla

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 20 dicembre 2008

Ho letto l’ultima lettera del Presidente Tozzi che è scaturita da un copia e incolla di due vecchi articoli, già scritti dal Professore tempo fa, a cui sono stati tolti i pezzi più offensivi nei confronti degli Elbani. Io però mi sento preso in giro lo stesso! Ma è possibile che il Presidente del Parco non abbia voglia di regalarci un pezzo “originale”, almeno a Natale?! Ho letto anche l’elenco dei “successi” del Parco, ma la diminuzione degli ungulati è stata ottenuta grazie alla collaborazione dei cacciatori elbani, che fino a pochi mesi fa quando abbattevano un cinghiale nel Parco erano considerati “criminali”. Il Presidente non ricorda che sono proprio gli Amministratori a lui più vicini i promotori dei peggiori scempi dell’isola, mentre la stragrande maggioranza degli elbani è contro le cementificazioni, anche quando sono mascherate da “edilizia sociale” o “waterfront”. Il Presidente cita i pregi della legge Galasso, anch’essa “imposta dall’alto”, ma a differenza del Parco tale legge non è mai stata contestata. La legge Galasso infatti per tanti anni ha tutelato la nostra terra in modo efficace, limitandosi a porre delle regole ma lasciando ai residenti la gestione del territorio, a costo zero. Il problema è nato con l’arrivo del Parco Nazionale che ci costa cifre folli, non tutela niente ed è il baraccone inutile che ben conosciamo. L’esempio di Pianosa ridotta a un covo di zecche, immondizia e degrado senza destino, è emblematico. Tutti noi siamo favorevoli ad un Parco, anche in mare, ma gestito con rispetto per le nostre tradizioni e vero amore per questi luoghi . I vincoli imposti dalla 394 e le nomine Politiche di personaggi esterni sono incompatibili con le esigenze dei residenti, dei turisti, dell’economia e della Natura stessa. Parole come Comunismo e Capitalismo mi hanno sempre suscitato una nausea istintiva , ma anche la parola Ambientalismo spesso maschera interessi politici ed economici. La nostra terra potrà vedere un orizzonte di prosperità ed equilibrio solo quando sarà gestita da chi ci vive e la ama da sempre. Chi viene da fuori ha interessi diversi. Noi per esempio siamo preoccupati per la vicenda TOREMAR e io non condivido gli attacchi alla MOBY, che invece fa un importante servizio privato di cui andrebbe ringraziata, il fatto che cerchi di guadagnarci mi sembra normale. Il problema è che lo Stato non vuole più accollarsi l’onere di darci un collegamento con il mondo, eppure siamo Italiani anche noi e avremmo diritto a spostarci come tutti gli altri . A mio avviso il traghetto per i residenti dovrebbe essere gratis e per i turisti quasi pure. Questo sarebbe il miglior incentivo per la nostra economia: METTERCI A PARI CONDIZIONI DI TUTTI GLI ITALIANI . E’ semplice e costa poco. Invece si preferisce sprecare cifre colossali in Enti Politici che servono solo a dividerci e toglierci potere e risorse. Se lo Stato non ci riconosce questo diritto di parità , allora non è giusto che noi si debba pagare le stesse tasse di chi abita al di là del canale. Quelli del Parco invece hanno una visione diversa, vivono di contributi ed in cuor loro godono nel veder diminuire i flussi turistici ed aumentare le tariffe di collegamento. Se vogliamo un futuro migliore dobbiamo riprendere il governo del nostro territorio, dobbiamo essere uniti, tagliare tutti gli Enti inutili a partire dal Parco Nazionale, e fare le cose che realmente servono, anche per tutelare la Natura. Forse arriverà un giorno in cui chiunque metterà piede all’Elba (politico, imprenditore, operaio o turista) dovrà sentire che siamo gente ospitale che ama la propria terra ma che siamo decisi a difenderla, e questa isola allora non sarà più frontiera di conquista, per nessuno!


Bosco Tambone

Bosco Tambone