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Provenzali: Porto di Livorno frutto della politica cittadina

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 30 luglio 2003

“Non possiamo accettare che la croce del commissariamento dell’Autorità Portuale di Livorno sia caricata sulle spalle del Ministro Lunardi, quando i veri motivi che hanno prodotto questo risultato sono da ricercarsi nella confusione che regna, da molti mesi a questa parte, all’interno della maggioranza che governa la politica cittadina”. Questo il severo giudizio con il quale Leopoldo Provenzali, consigliere di Forza Italia e Vicepresidente del Consiglio Regionale ha iniziato il proprio intervento nella discussione, svoltasi oggi in Consiglio Regionale sulla comunicazione del Presidente Martini in merito all’Autorità Portuale di Livorno. “Il commissariamento dell’Autorità Portuale è un atto necessitato ed assunto dal Ministro Lunardi in piena legittimità” ha sottolineato Provenzali, per il quale il decreto di nomina del commissario “trova ampia e corretta giustificazione dato il mancato perfezionamento, nei tempi previsti, del procedimento di nomina del nuovo presidente dell’Autorità Portuale di Livorno”. Provenzali, che ha ripercorso l’iter della vicenda sin dal gennaio scorso, quando presentò un’interrogazione al presidente Martini nella quale aveva chiesto di conoscere le valutazioni del Governo regionale, ha ribadito come “la legge preveda che il presidente venga scelto all’interno di una terna di candidati sulla base di requisiti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale, di cui è in possesso Bruno Lenzi, e certamente non privilegiando, come invece sin dall’inizio ha fatto la sinistra, la mera appartenenza partitica”. “Martini ha giocato le sue carte sostenendo dall’inizio il candidato espresso dalla provincia e dal comune di Livorno” ha affermato il consigliere azzurro “salvo poi vedere indebolita la propria posizione grazie al cambio di cavallo operato in zona Cesarini dal sindaco Lamberti”. “Certo” ha concluso Provenzali “avremmo preferito da subito la nomina di un presidente, ma le recenti aperture del Governo nazionale ci fanno ben sperare che presto si ritorni al dialogo e si arrivi ad una definizione della vicenda che metta d’accordo Stato, Regione e soggetti locali”.


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