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La mozione di Rifondazione sulla Toremar

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 16 dicembre 2008

- Al Sig. Sindaco del Comune di Portoferraio Oggetto: mozione sui trasporti marittimi. I sottoscritti consiglieri comunali ritengono indispensabile che il Consiglio Comunale affronti la decisiva questione dei trasporti marittimi all’Isola d’Elba. E’ abbastanza sorprendente, peraltro, che ad oggi l’Amministrazione Comunale non abbia ritenuto di dover affrontare la questione nelle sedi a ciò deputate, rinunciando a svolgere un qualsivoglia ruolo nella vicenda che non sia quello della totale passività. Tale imbelle atteggiamento appare gravissimo ove si consideri l’ormai imminente privatizzazione della compagnia di navigazione pubblica TOREMAR, un atto scellerato che gravissime ripercussioni avrà per il diritto alla mobilità dei cittadini elbani e per l’economia del nostro territorio. In ossequio alla ideologia neo-liberista, e nonostante gli evidenti fallimenti della stessa dimostrati dalla crisi economica in corso, il Governo Berlusconi (ma lo stesso avevano fatto anche i precedenti governi, Prodi compreso) ha confermato la scelta della privatizzazione. Basterebbe non farsi abbindolare dalle posizioni ideologiche dominanti per comprendere che siamo di fronte ad un film già visto e rivisto. Con la scusa della privatizzazione si andrà alla svendita di un importante patrimonio pubblico. Già in altri settori si è assistito a forme di totale o parziale privatizzazione o, comunque, alla adozione di forme privatistiche di gestione, (servizio idrico, ferrovie, elettricità, ecc.) con l’immancabile conseguenza di un aumento dei costi per i cittadini ed un peggioramento del servizio. Ormai è chiaro che privatizzare significa far guadagnare i soliti noti (magari gli amici degli amici ed i “furbetti del quartierino”) a danno della grande maggioranza dei cittadini che non possono neppure ribellarsi perché dalla mattina alla sera sono sottoposti al lavaggio del cervello imposto dai mass media di regime che ripetono che “privato è bello”. Eppure i pericoli in questo caso sono sotto gli occhi di tutti. Il venir meno del servizio pubblico di trasporto marittimo all’Elba potrebbe portare a situazioni di monopolio, rende comunque probabile una riduzione del servizio, già inadeguato, nei periodi di bassa stagione turistica, pone comunque alla mercé delle regole del profitto il diritto dei cittadini, in primo luogo elbani, alla mobilità. E’ ovvio – e l’abbiamo ripetuto in passato – che la gestione della TOREMAR non ha brillato negli ultimi anni per efficienza ed attivismo, dimostrandosi spesso incapace di interagire positivamente con il territorio e con le esigenza della comunità elbana. Resta però il fatto che la gestione pubblica del servizio marittimo non deve essere smantellata ma- semmai- migliorata, fungendo da fattore di garanzia per i diritti dei cittadini. Ci saremmo attesi in una simile situazione un maggiore impegno ed interesse da parte delle Istituzioni, in primo luogo dai comuni e dalla Regione Toscana. Quest’ultima, invece, dopo un primo comunicato ufficiale di alcuni mesi or sono nel quale comunicava il proprio assoluto disinteresse per il destino della compagnia TOREMAR, ha recentemente dichiarato, tramite l’Assessore Conti, che la Regione Toscana auspica un ruolo di controllo delle pubbliche istituzioni sulla privatizzazione e che gli acquirenti della compagnia di navigazione dovranno essere necessariamente dei privati. Insomma anche l’Assessore Regionale Conti non sembra distinguersi dal coro neo-liberista che vede allegramente accomunati Berlusconi, Veltroni e Tremonti. In pratica ha trovato un modo “politicamente corretto” di dire “elbani arrangiatevi” e “chissenefrega!”. Riteniamo che il Comune di Portoferraio debba immediatamente intervenire sull’argomento ribadendo la necessità che la compagnia di navigazione TOREMAR rimanga in mani pubbliche, con la revoca della decisione di procedere alla privatizzazione, e, comunque, affinché la società sia acquisita da soggetti pubblici con il concorso della Regione Toscana e degli altri enti locali. Solo in questo modo sarà possibile garantire i diritti dei cittadini elbani ed un futuro per l’economia del nostro territorio. Si chiede che la presente mozione sia iscritta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, riservandosi i presentatori di porre in votazione un apposito documento deliberativo.


Benedetto Lupi rifondazione

Benedetto Lupi rifondazione