Immutata la situazione del collegamento viario con Rio Marina, nel punto critico del "Piano" non ci sono stati ulteriori aggravamenti, e almeno i veicoli di peso inferiore ai 35 quintali possono transitare. Per tutta la giornata si è febbrilmente lavorato per dare l’avvio ai lavori di una "bretella" di emergenza a monte, che consentirà di allontanare il traffico dal tratto dell'originale tracciato della provinciale fino a quando non saranno compiute le opere di consolidamento definitivo in progetto, decisivo l’incontro che si è tenuto in mattinata sul teatro dell’evento che ha coinvolto i funzionari della Provincia Pierobon e Gherarducci, i responsabili tecnici del comune piaggese e le proprietà dei terreni interessati dalla "variante" realizzare in regime di somma urgenza. Sempre nella giornata l’ATL ha testato la possibilità di creare un percorso alternativo per i Bus di linea che provvisoriamente potrebbero raggiungere Rio Marina percorrendo la strada della Parata, via Cavo. Un mezzo è stato inviato sul percorso per verificare la possibilità di compiere le dovute manovre all'interno dell'abitato cavese. Le accuse del Sindaco di Rio Marina Da segnalare una prima presa di posizione del sindaco cittadino piaggese Bosi riportata in un comunicato del comune di Rio Marina: "I primi cedimenti della strada risalgono a diversi mesi fa, ma i continui richiami del Comune alla Provincia sono rimasti inascolati: “Questa inerzia è gravissima – ha detto il sindaco Francesco Bosi – il problema è stato incomprensibilmente sottovalutato da chi ha la responsabilità di garantire la manutenzione e la regolare circolazione e mobilità sulle strade provinciali. Domani stesso contatterò il prefetto per illustrargli il caso. Il paese è parzialmente isolato, con grossi disagi, e rischia di restare totalmente isolato dal resto dell’isola se il fenomeno non fosse subito arrestato. Questa situazione è davvero inaccettabile”. Il disappunto per le prime dichiarazioni di Bosi In ambito provinciale la posizione di Bosi appariva comunque quanto meno ingenerosa: visto che parevano direttamente scagliate contro chi (come gli operatori tecnici della Provincia) assieme a tanti altri stanno facendo ormai da settimane una vita d’inferno per stare dietro alle emergenze che si susseguono. Senza contare che i mesi trascorsi dal manifestarsi dei fenomeni (vedi foto del primo inghiottitoio che fu successivamente colmato) sono stati utilizzati per compiere esami e prospezioni estremamente complessi, indispensabili per la realizzazione di un intervento risolutivo, il cui articolato progetto era iscritto nell'agenda dei lavori della Giunta Provinciale proprio in questa settimana. Nel frattempo la strada è stata sempre costantemente tenuta sotto controllo, e pure le misure limitative assunte sono state volte a creare il minor disagio possibile ai cittadini. La frana del Piano insomma non ha ancora travolto la strada (che speriamo regga fino alla messa in opera delle misure alternative), ma pareva aver travolto il quasi idilliaco rapporto Bosi-Kutufà che tanti accordi aveva prodotto nel recente passato (assetto Port Autority, lavori a Cavo etc.) Amadio sollecita il ripristino dei collegamenti viari con il resto dell’Isola “Stato di calamità e garanzia di soccorso e generi di prima necessità per la popolazione di Rio Marina isolata fin da ieri sera». Questo l’appello forte che il Consigliere regionale di Alleanza Nazionale verso il Pdl Marcella Amadio lancia al governatore toscano Martini. Amadio torna a chiamare la Regione in sostegno dell’Isola d’Elba, già provata dagli eventi meteo dei giorni scorsi e per la quale l’esponente di An aveva già richiesto che si decretasse lo stato di calamità. Ora, però, la preoccupazione principale è per l’isolamento dell’intero comune di Rio Marina dal resto dell’Isola, dovuto al cedimento dell’ultima porzione rimasta agibile della strada provinciale. «Da mesi quella strada dava segni di cedimento, tanto da aver costretto i tecnici a chiuderne una corsia. Malgrado le condizioni dell’infrastruttura fossero note – sottolinea Amadio – tuttavia oggi ci ritroviamo con 2.500 riomarinesi tra cui molti ragazzi isolati via terra, con l’impossibilità a raggiungere scuole ed eventualmente ospedali. Il peggio è che Rio Marina si trova in difficoltà anche per i collegamenti via mare, dato che Toremar ha sospeso le corse verso quel porto». L’appello di Amadio è dunque pressante e muove lungo due direttrici: «Innanzitutto – afferma – è necessario assicurare alla popolazione generi e servizi di prima necessità, così da mitigare il disagio dovuto all’isolamento. Parallelamente, poi, è necessario che si metta in campo ogni strumento utile per ripristinare nei tempi più brevi possibili i collegamenti via terra con il resto dell’isola». Rassicurazioni finali della Provincia, Cioni e Marrocco: bretella pronta prima di Natale Il perdurare del maltempo e delle forti piogge ha, causato il peggioramento del frana nel tratto stradale che costeggia il fosso Riale e le abbondanti infiltrazioni di acqua degli ultimi mesi hanno reso instabile e pericoloso il fondo stradale. Per garantire la sicurezza del traffico veicolare e limitare i disagi per gli automezzi pesanti, l’Amministrazione ha deciso di realizzare una bretella che consentirà di deviare il transito dalla S.P. 26, nel tratto interessato dal fenomeno di smottamento della carreggiata. I lavori inizieranno domani per garantire la riapertura completa della viabilità prima delle festività natalizie. “Questo intervento era già previsto – ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Renzo Cioni – lo abbiamo anticipato per superare l’attuale situazione di crisi e limitare al massimo i disagi per i cittadini. La realizzazione della bretella, infatti, consente il ripristino del traffico ordinario e dei mezzi pubblici, anche per tutto il periodo dell’esecuzione dei lavori definitivi di sistemazione della strada e del fosso di Riale”. Il progetto preliminare dei lavori, per i quali sono stati stanziati 200.000 euro, sarà all’ordine del giorno della Giunta Provinciale di domani,16 dicembre. “In questi mesi – ha dichiarato l’assessore alla difesa del suolo Anna Maria Marrocco in risposta alle affermazioni del sindaco di Rio Marina - la Provincia ha fatto una serie di interventi di somma urgenza, tra i quali la pulitura del fosso, il ripristino della sicurezza di una fogna comunale che scorre dentro l’alveo, l’impermeabilizzazione del fondo ed ha svolto indagini geologiche di superficie e del sottosuolo per verificare lo stato della situazione”. Grazie alle indagini è stato possibile predisporre il progetto che prevede l’impermeabilizzazione del fosso, la ricostruzione del muro d’argine sinistro, che sostiene anche la strada, con l’apposizione di pali trivellati fino ad una profondità di 20 metri e il risanamento del sottofondo stradale che consentirà , poi, di procede con la sistemazione definitiva della strada. Dopo l’approvazione del progetto, gli uffici della Difesa del suolo procederanno con l’appalto dei lavori di somma urgenza. “Vorrei ringraziare i tecnici provinciali della protezione civile, delle strade e della difesa del suolo - ha aggiunto l’assessore Marroco - che in questo periodo si sono prodigati per risolvere la situazione di emergenza che si è creata”. Bosi chiede lo stato di emergenza ma corregge il tono e il tiro delle critiche In seguito alla frana che ha parzialmente isolato di Rio Marina, ai disagi che ha provocato e alla assoluta urgenza di interventi di ripristino della normale circolazione, il sindaco Francesco Bosi ha chiesto oggi lo stato di emergenza alla Regione e alla presidenza del Consiglio dei ministri. Il sindaco inoltre ha voluto ringraziare pubblicamente i volontari della Protezione civile, i Vigili del Fuoco, i tecnici e gli operai della Provincia e del Comune, e quanti in queste ore stanno lavorando per sottrarre il paese dall’isolamento in cui si è venuto trovare: “Mi dispiace – ha aggiunto Bosi - che qualcuno si sia potuto risentire per il mio disappunto, manifestato ieri una volta appresa la notizia del definitivo smottamento della strada. Faccio presente che è dovuto alla considerazione che, nelle more dei lavori di ripristino della provinciale, si sarebbe comunque dovuto costruire un bypass, senza attendere il crollo definitivo, ciò che è accaduto ieri. Comunque non è il momento delle polemiche, ma del lavoro”. E intanto a proposito di lavoro concreto è giunta notizia che a realizzare il tratto di strada alternativa sarà la cooperativa Terra Uomini e Ambiente in grado di iniziare immediatamente l’intervento.
bosi fascia
Amadio Lanera furgone
Marrocco AnnaMaria provincia
Dolina 1
Dolina 2
cedimento strada rio marina 2008 frana
cioni assessore provincia