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Dei Martinenghi e delle merde

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 12 dicembre 2008

Mi scuso subito per l’intervento greve, frutto di un “a sciambere” di Sergio Rossi di un paio di mesi fa dedicato “alle merde”, categoria sociale importante per ogni comunità che si rispetti, secondo il parere di un storico esponente ferajese. “Guai a noi quando avessero ad estinguersi questi sgradevoli ma utili soggetti, che con i loro acuti interventi “fuori dagli schemi”, svolgono con “cattiveria” la funzione sociale di smascherare furbi ed impostori” era la morale del vecchio ferajese, che vi includeva Rossi. Condivido. E del tema torna ad occuparsi il nostro, che cita oggi il detto: “la merda più la pesti più puzza” per rammentare metaforicamente ai lettori che guai a tornare su fatti sgraditi per metterli a tacere: “pestandoli” nuovamente si ottiene l’effetto contrario; meglio “glissare”. Un vero esperto. Dev’essere questa la ragione per cui ha preso a “glissare” sul tema della nuova Provincia dell’Elba Arcipelago: un grosso “tabù” per il PD Livornese, all’interno del partito alle prese con elbani “dissidenti” sempre più numerosi, che chiedono spiegazioni della presa di posizione del Comune unico; posso garantirlo. Così anche ieri Rossi ha preferito “glissare” con i suoi lettori sull’intervento pervenutogli, pubblicato dagli altri internet-media, che propone di chiedere referendum comunali ai sensi della ormai nota Legge 267/2000 che disciplina gli Enti Locali. Basta che in ognuno dei 9 Comuni dell’Elba Arcipelago livornese si depositino poche firme, per chiedere un referendum consultivo per far scegliere democraticamente ai cittadini se preferirebbero il Comune unico tanto caro al PD livornese o la nuova Provincia che sempre più elbani auspicano. Questa è la via maestra indicata da Legge e Costituzione per apprendere democraticamente la volontà di cittadini, non quella dei sondaggi artefatti pilotati da pochi per metterla “nel sacco” a tutti gli altri. Ma mi rendo conto quanto sia più comodo predicare agli altri la democrazia che praticarla. Quanto alle “merde”, è vero che sono tanto sgradevoli ed utili - “fertilizzano” l’ambiente - quanto in via di estinzione; è perché stanno sparendo le uniche persone davvero libere ed intellettualmente oneste: quelle senza “padroni”. Del resto, anche Fabrizio De Andrè cantava “….dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior….” e dunque: benvengano “le merde”, purchè “vere”. Così facendo Rossi – che è noto gode della mia stima incondizionata, a prescindere – incrina la sua fama di….autenticità. Sarebbe un danno per l’Elba. Stefano Martinenghi Caro Martinenghi Lungi da me l'idea di censurare ogni espressione del suo pensare così decisivo per le sorti dell'umanità, per sottrarmi al confronto democratico. Ma non è opportuno confondere le merde. C'è merda reale o figurata comunque statica quella da acciaccare (che più la pesti e più puzza) e merda figurata semovente che può tranquillamente pure profumare di Burberrys e magari potrebbe opporre sostanziale resistenza ad essere acciaccata. Di solito anzi è opportuno girarci alla larga perchè, in quanto merda, ha carattere non troppo conciliante. Comunque ... in altre occasioni ebbi modo esprimere opinabile ma genuina opinione che la creazione di nuove province in generale e quella insulare in particolare fossero una incommensurabile favata, un contributo alla ulteriore segmentazione territoriale di cui non abbiamo affatto bisogno. In primis, anche se non si riferiva agli Enti Locali, resta valido il tardo-medievale "Entia non sunt multiplicanda praeter necessitate"; come dire che il "rasoio di Occman" (vel Ockham's razor, che non è - assessore - una lametta da barba concorrente della Wilkinson) può pertinentemente essere passato sulle nostre villose istituzioni. In secundis da un po' di tempo inizio a pensare (non da solo mi pare) che pure le province esistenti siano una istituzione che forse sarebbe meglio superare, talché l'interfaccia della regione sia solo quello comunale, ovviamente passando per la costituzione di comuni territorialmente ed abitativamente rappresentativi (fermo restando il numero dei municipi). Ciò detto non mi pare di poter essere annoverato tra coloro che vogliono portare acqua al PD che sul tema dice ben altre cose. Purtroppo stamane ho trovato il suo file profondamente corrotto, e non si apriva, ed a quel punto con la chiusura che incalzava ho lasciato perdere. Me ne dolgo ma ammetterà che non ho privato il volgo leggente elbano di qualche sconvolgente novità: cosa lei pensa e vagheggia in merito alla "provincia dell'Elba" mi pare lo sappiano pure i sassi. Ci pensi, così le ho dato modo di apparire nuovamente su questo e su altri spazi ed ha potuto parlare della sua magnifica iniziativa risolutoria dei problemi di noi tutti. E ora che ne ha parlato, convinca qualcuno a farlo davvero il referendum e ne riparleremo ma di qui ad allora ci grazzi da uno stillicidio di note sul Martinenghi-pensiero, che in fondo non abbiamo mai fatto niente di così turpe nella vita da meritare un tale castigo.


portoferraio protesta Alessandro Beneforti merda escremento

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