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E il centrodestra ora propone la “Provincia Autonoma dell’Arcipelago”

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 23 novembre 2002

E’ destinata sicuramente a smuovere le acque politiche la notizia che il centrodestra elbano punterebbe ad una modifica dell’assetto istituzionale del territorio con la creazione di una Provincia Autonoma dell’Arcipelago Toscano. Dal comune portoferraiese è giunta infatti la comunicazione che riportiamo testualmente qui di seguito: “Il Sindaco del Comune di Portoferraio, Giovani Ageno, nella sua qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci dell'Isola d'Elba, ha iniziato una serie di colloqui con i primi cittadini delle Amministrazioni Comunali dell'Arcipelago Toscano , che proseguiranno successivamente incontrando le componenti economiche e sociali del territorio, al fine di preparare una piattaforma di richieste da sottoporre al Presidente della Regione Toscana Martini nell'occasione dell'incontro con la Giunta Regionale Toscana previsto per il giorno 8 gennaio 2003 a Portoferraio. L'elemento più significativo è l'annuncio di una richiesta inoltrata per vie istituzionali al Governo centrale per conseguire quella autonomia di cui l'Arcipelago Toscano non può più fare a meno, nell'attuale situazione che fa di queste isole una realtà a "sorveglianza speciale"; una iniziativa, quindi, che sul piano istituzionale si potrebbe concretizzare con la creazione della Provincia Autonoma dell'Arcipelago Toscano. Hanno già dato la loro adesione il Sindaco del Comune di Capoliveri, Ruggero Barbetti, insieme a quello di Marciana Marina Giovanni Martini, al Sindaco di Porto Azzurro Maurizio Papi e al Sindaco di Rio Marina Francesco Bosi, oltre al Presidente della Comunità Montana dell'Elba e Capraia Mauro Febbo” Fin qui la nota dell’Amministrazione Comunale che suggerisce comunque diversi interrogativi. Il primo è relativo alla effettiva territorialità di questa “nuova provincia”; non si chiarisce infatti se con il termine “Arcipelago Toscano” si intendono tutti i territori insulari in esso compresi o solo quelli eventualmente da scorporare dalla Provincia di Livorno, non leggiamo infatti tra gli aderenti il Sindaco del Giglio, isola che comunque risulterebbe problematico far dipendere da un capoluogo elbano. L’altra perplessità che ci sorge viene dalla scarsa capacità degli elbani di darsi una politica comprensoriale; salvo periodi molto limitati, nell’ultimo quarto di secolo l’unico punto istituzionalmente preposto alla armonizzazione delle scelte amministrative del territorio, la Comunità Montana è stato più un palcoscenico da baruffe chiozzotte che da reali scelte politiche. Non esiste una formula politica che non abbia registrato almeno un fallimento nella gestione della C.M. Ed anche se una Provincia per essere espressione diretta e non mediata dei cittadini, avrebbe come istituzione una caratura ed una credibilità ben diversa dalla Comunità Montana, crediamo che la frammentazione culturale ed il campanilismo che sono stati tratti costanti (ed invalidanti) della vita elbana finirebbero per riesplodere anche in quel contesto. Paradossalmente le comunità dell’Isola che non hanno saputo percorrere la via più razionale e logica del Comune Unico tenterebbero un aggiramento dell’ostacolo con una operazione di ingegneria istituzionale che mantenendo la divisione del potere decisionale nei ristretti, talvolta microbici ambiti, comunali, non crediamo risulterebbe realmente i problemi della gente e dell’economia elbana. Si andrebbe, sempre a nostro avviso, non verso la semplificazione istituzionale che è una esigenza sempre più sentita, ma solo alla pura (e costosa) moltiplicazione dei punti di potere.


isola giglio spiaggia arenella

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