Torna indietro

Controcopertina: Verso un grigio Natale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 11 dicembre 2008

Riccardo Nurra pone un interrogativo di non poco conto a proposito delle mutate regole con le quali la Regione Toscana intende chiaramente forzare la mano ai Comuni ribelli al fine di mantenere in piedi (non ci vuole molto a capirlo) l’attuale assetto clientelare attraverso quella specie di aborto tecnico-amministrativo che è l’Unione dei Comuni. Al riguardo (confesso la mia ignoranza e spero che qualcuno mi aiuti a svelare l’arcano) non capisco come con una delibera di Giunta Regionale si possa modificare una legge in essere e continuo a domandarmi –se è così semplice – perché mai, con un ripensamento, non si scelga la via maestra della Comunità delle Isole che, così chiaramente, si attaglia a situazioni come quella dell’arcipelago toscano (se non si fa qui, dove? Nel Burundi?). Un mio amico elbano, più malizioso di me, mi da la seguente spiegazione :”vedi, a Firenze si pensa già che dopo la tornata elettorale della prossima primavera l’assetto complessivo sarà diverso dall’attuale e che quindi sia meglio avere un interlocutore debole e depotenziato piuttosto che uno forte e rappresentativo”. Potrebbe essere; d'altronde, come dice Andreotti, a pensar male si sbaglia ma ci si indovina. Preoccupazioni mi vengono anche dall’atteggiamento delle Opposizioni Regionali che, al solito, in ordine sparso e confuso, non riescono ad adottare una linea forte e condivisa su una partita, smontabile anche con un misero ricorso al Tar oltre che con più pregnanti iniziative nella sede propria. Nel frattempo continuano ad addensarsi nuvolaglie cariche di pioggia sul futuro dei nostri collegamenti marittimi, per nulla sgombrate dalla recente svogliata visita dell’ineffabile Assessore Conti e dalle sue reiterate dichiarazioni sul futuro della Toremar. Quindi la Regione Toscana (come invece farà la Sardegna) non intende farsi carico della Società Regionale, non intende sostanzialmente farsi carico dei relativi costi di gestione, non intende assicurare –ora che la partita è nelle sue responsabilità- all’Elba ed alle altre Isole quella Continuità Territoriale tante volte richiesta al Governo Centrale. L’Elba –evidentemente- non lo merita. Lo si dica con chiarezza e smettiamola con questo balletto. Intanto, pensate, anche un falchetto come il Ministro Scajola ha detto che bisogna farla finita con i sovrapprezzi giustificati con il rincaro dei carburanti. Qualcuno ha sentito?


Lucchesi Pino 1

Lucchesi Pino 1