D’accordo, ormai questa deludente gestione amministrativa, sempre più impopolare, sta per concludersi, offrendo di se stessa uno spettacolo che ben difficilmente sarà dimenticato nei giorni a venire. Solo allora si conteranno, e saranno ancor maggiormente visibili, le conseguenze della devastante proliferazione edilizia, dell’incuria dell’arredo urbano, della carente e confusa gestione dei pubblici affari, del distacco sempre più profondo del “palazzo” da quei cittadini che si è cercato di anestetizzare con gli spettacoli musicali di piazza e ora con le folte luminarie natalizie. Sono trascorsi quasi dieci anni, ed è opinione diffusa che il paese sia andato indietro; perdendo quella attrattiva che gli veniva da una composta fisionomia coerentemente inserita nel paesaggio naturale. Oggi, informi ammassi di costruzioni, spalmate caoticamente sul territorio, e prive di vitalità con le loro finestre sbarrate, sono una banale cornice, frutto di scelte peregrine che finiranno per penalizzare pesantemente, più di quanto l’abbiano già fatto, l’economia di questo paese. Ma non basta. Il programma di devastazione non conosce soste e limiti, anzi continua. Si sta ultimando l’enorme complesso edilizio della Ginestra, ma in lista di attesa ci sono molte altre costruzioni. L’avidità di denaro facile sembra aver trovato in quel di Rio Elba un’occasione particolarmente propizia per i suoi affari. In questa prospettiva, è triste doverlo constatare, si associano spesso alle rapaci imprese edilizie, presenti nella zona, anche privati cittadini, pronti a disfarsi del terreno fabbricabile, o di probabile edificabilità, per realizzare facili profitti, nell’ottica di forme di speculazione che stanno rivelandosi sempre più inaffidabili e deleterie in termini di promozione economica ed ambientale. Così le costruzioni aumentano, mentre la popolazione si assottiglia per l’esodo dei pochi giovani e per quello fatale dei meno giovani. Insomma questo è Rio Elba. Questa è la sua realtà dopo un decennio della stessa conduzione amministrativa. Le elezioni sono alle porte ed è purtroppo difficile intravedere un futuro migliore partendo da queste premesse, specie se a intraprendere la prossima navigazione fosse malauguratamente il solito, o un simile equipaggio, che non si perita di rivendicare il diritto alla continuità amministrativa, sordo al malcontento e alla disistima che lo circonda. Pare, infatti, stando a notizie diffuse dai media locali, e da qualche fonte date per certe, che si stiano mettendo in atto tortuose intese proprio all’insegna di una improponibile dose di continuità con la gestione uscente, nonostante che una opinione assai largamente diffusa nella cittadinanza ritenga urgente e necessario operare una netta rottura col passato e con coloro che a vario titolo ne sono stati i protagonisti. Sarebbe oltremodo deludente e deleterio per le sorti del comune se all’insegna di una formula politica da inseguire, come quella artificiosa di una fantomatica riunificazione delle sinistre, ci si prestasse al gioco di chi non intende farsi da parte. I rigiri tattici delle federazioni, per posizionare ai posti di potere le persone “giuste” non è detto che possano sempre riuscire nel loro intento. Funzionarono a loro tempo contro Rinascita Riese, con un minimo scarto di consensi, e la lezione che ne è derivata è stata severa. Basta guardarsi intorno per verificarne gli effetti. Intanto i giorni di questo dicembre apparentemente tranquillo trascorrono, mentre sotto quella apparente tranquillità non manca chi pensa a eternare un passato tutto da dimenticare. Riuscirà l’operazione? E’ ragionevole avanzare pesanti dubbi. Rinascita, coerente con l’affermato proposito di impegnarsi per una sola legislazione, non entra nel confronto elettorale, Già espressione di un vasto consenso, non si estranierà, tuttavia, da valutazioni che potrebbero incidere marcatamente sull’esito della prossima consultazione. Sarà quello l’atto conclusivo di un impegno preso a suo tempo con gli elettori, un impegno che non è venuto meno, in cinque anni di attenta, scomoda, ma corretta e purtroppo inascoltata opposizione, sempre esercitata con trasparente iniziativa nell’interesse di questa collettività, con la consapevolezza di portare avanti lealmente il suo mandato.
rio elba fontana