Sui trasporti marittimi la situazione ed in particolare per quel che riguarda il destino della Toremar la situazione è in stallo. La Regione, che non ha né le risorse né le intenzioni di trasformarsi in armatore sta attendendo le decisioni del governo sul futuro della Tirrenia. Ed a Roma le idee sembrano ancora confuse perfino su come andare a privatizzare il gruppo se in soluzione unica o dividendolo in comparti regionali. E c’è il destino dei 200 dipendenti Toremar da salvaguardare c’è il destino della “continuità territoriale” che se non si vuole resti una vuota affermazione deve trovare soggetti capaci di erogare servizi. Riccardo Conti assessore regionale in chiusura della manifestazione del PD sui trasporti marittimi che tiene a Portoferraio, e che vede anche la partecipazione dell'On. Silvia Velo rappresenta una realtà scomoda, ma il realismo a tratti anche crudo pare una costante degli interventi che punteggiano la manifestazione. Non è realistico – per il Sindaco di Portoferraio - anzi è una vana chiacchiera tesa a farsi gratuita pubblicità parlare di nuove compagnie. E’ in orbita extraterrestre – per Robert Martorella della Confesercenti – il management della Toremar che fa pagare più cari i biglietti pagati in anticipo. E’ crudo Agostino Sanza della FILT CGIL quando parla di un 2009 in cui la Toremar potrebbe dimezzare le sue corse per effetto dei tagli o dei mancati finanziamenti governativi. Più realista del re il Segretario Elbano del PD Federico Mazzei che cerca la costruzione del massimo consenso sociale, politico e categoriale intorno all’accettazione di una privatizzazione dei servizi, purché non ne soffra la qualità ed intorno alla difesa dell’occupazione. E' un auspicio comune e condivisibile ma in tempi di crisi le sensibilità governative tendono molto a diminuire.
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