Sono giorni di preoccupazione per il Circolo della Vela di Marciana Marina e per tutto il paese. Il 31 dicembre scade la convenzione per il grande pontile galleggiante ancorato a ridosso della diga foranea che in estate ospita le imbarcazioni di grandi dimensioni. Per capirsi quelle di lorsignori, come si diceva una volta, ma che oggi sono ben accetti da parte di tutti perché arrivano con un bel po' di soldi da spendere nei negozi e nei ristoranti del paese. Il problema è che la convenzione non verrà rinnovata perché il Piano strutturale e il Regolamento Urbanistico fatti da quelli scienziati di architetti scelti dalla vecchia amministrazione non hanno previsto nessuna infrastruttura in tutta la metà del porto che guarda la diga foranea. I nuovi amministratori che hanno ricevuto questa bella eredità si stanno spremendo le meningi per trovare una soluzione e tengono il filo diretto con gli avvocati più famosi. Ma c'è poco da fare: se in questi primi 18 mesi di amministrazione avessero perlomeno adottato in Consiglio Comunale uno studio preliminare per la sistemazione del porto forse qualche strada poteva essere tentata per trovare una soluzione. Ma non è andata così, in questo anno e mezzo di lavoro (?) il Sindaco (e per la verità anche il Circolo della Vela) sono andati a caccia di farfalle spendendo energie dietro ad una conferenza dei servizi attivata da un privato in forza di una legge: la Legge Burlando che nel nostro caso non poteva essere applicata. Come da nostra facile previsione la conferenza dei servizi dello scorso giugno si è aperta e chiusa in dieci minuti: senza il Piano Regolatore del Porto non si va da nessuna parte. Ci vorrebbe subito un Piano Portuale approvato ed anche in questo caso saremmo sempre nei guai: gli strumenti urbanistici del Comune prevedono imbonimenti, pontili e strutture a ridosso della passeggiata in quella zona che il nostro improvvido Sindaco si è fatto mettere sotto sequestro penale, conseguenza di un disinvolto banchinamento mascherato da rifioritura per il quale sono stati raggiunti questa estate da avvisi di garanzia sia il Sindaco che il Presidente del Circolo della Vela. La nostra modesta proposta è di lasciar perdere soluzioni forzate e improbabili e seguire la strada maestra della adozione di un Piano Portuale concepito come tappa finale di un percorso di concertazione che coinvolga con i tecnici incaricati tutto il Consiglio Comunale, tutte le forze politiche, economiche e sociali, tutto il Paese con i modi e i tempi necessari che non saranno sicuramente brevi. Per l'imminente stagione estiva l'unica soluzione possibile è quella di spostare i pontili galleggianti formando una grande struttura a T da localizzare nella metà del porto idonea in base al Piano Regolatore attuale ad ospitare strutture di ancoraggio. La sede ideale dovrebbe essere la parte ovest del molo a massi sciolti adiacente alla spiaggia del capitanino, con una struttura che corra parallela al molo e poi si separi in due bracci. In pratica il grande pontile verrebbe dislocato in una posizione parallela a quella attuale ma spostato verso il paese di alcune diecine di metri. Una soluzione provvisoria ma che comunque garantirebbe l'ormeggio delle barche di grosse dimensioni, la sopravvivenza del Circolo della Vela e la garanzia economica per la prossima stagione estiva. Speriamo che l'Amministrazione si attivi rapidamente per richiedere una concessione di questo tipo, per la risoluzione dei problemi sopporteremmo anche che invece di un grazie il Sindaco dicesse anche questa volta che a questa soluzione ci aveva pensato anche lui.
Marciana Marina il Porto aereo