La riunione convocata dal Presidente-Commissario Danilo Alessi nella quale si attendeva l'impegno da parte dei singoli comuni ad aderire entro il 31/12 (in conseguenza della "riapertura dei termini" disposta dalla Regione) hannno partecipato 6 Comuni insulari: Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Portoferraio, Rio nell'Elba e Giglio. Assenti i quattro comuni amministrati dal centrodestra Marciana Marina, Porto Azzurro, Rio Marina e Capraia. Ma due fatti hanno cambiato le prospettive dell'Unione dei Comuni che comunque si farà nell'Arcipelago: - la modifica della L. 37 da parte della Regione Toscana che consentirà di costituire l'unione anche laddove i comuni aderenti fossero la sola maggioranza (almeno 6 su 10) di quelli dell'arcipelago, ed anche solo la metà (5) laddove rappresentino però la maggioranza dei cittadini; - l'approvazione da parte del Governo della L. 154 in virtù della quale vengono garantite all'Ente che erediterà le funzioni comprensoriali risorse finanziarie perfino maggiori di quelle erogate alla CM nel 2008. Da notare comunque che il nuovo Ente Comprensoriale erediterà per intero le deleghe regionali già attribuite per quanto riguarda bonifiche, agricoltura, forestazione etc. per le quali risulterà competente anche sui territori dei comuni non immediatamente aderenti, ma che potrebbero unirsi in seguito. Lo "strappo" politico è stato quindi più che evidente, e non sono chiaramente valse le rassicurazioni tanto di Alessi quanto del "capofila" Sindaco di Portoferraio della volontà di orientarsi verso una soluzione "istituzionale". Per chi ha deciso di imbarcarsi da subito i tempi sono ora piuttosto serrati restano 25 giorni, festivi inclusi per far deliberare dai consigli comunali l'adesione all'Unione dei Comuni ed il successivo mese di Gennaio per rendere attivo l'Ente con la elaborazione dello statuto e degli atti costituenti.
Alessi al lavoro