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Controcopertina: L'attuazione del programma della loggia P2

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 05 dicembre 2008

Il 10 Dicembre 1981 il Parlamento ha ufficialmente sciolto la loggia massonica P2. Si tratta però solo di un atto formale, in realtà Gelli, nonostante i molti anni di carcere a cui è stato condannato, è ancora un novantenne a piede libero e libero di dichiararsi fascista, di tessere le lodi di Berlusconi e ha a disposizione un enorme patrimonio per continuare a tessere i suoi intrighi. Il "piano di rinascita democratica" sequestrato nel Luglio 1982, che rappresenta la "carta programmatica per l'Italia" della P2, e' divenuto il programma di Silvio Berlusconi, in gran parte attuato. Ma ciò che più preoccupa e' che non può essere un semplice decreto a sciogliere un simile agglomerato di "veri criminali". Finché esisteranno enormi gruppi finanziari, potentati economici, multinazionali che dominano i popoli, continueranno ad esistere cosche mafiose e massoniche come la P2. La nostra democrazia ha corso e corre seri pericoli. Leggendo il c.d. Piano di Rinascita redatto dalla loggia è impressionante notare il cammino di quel progetto per esempio la distruzione degli organi di governo e di controllo della Rai e conseguente prevalenza delle TV private in mano ad un solo uomo o il dileggio della magistratura e il conseguente tentativo di controllo politico del terzo potere dello Stato attraverso la riforma del suo Organo di autogoverno quale è il Consiglio Superiore della Magistratura Estrapolando alcune parti del Piano si legge che il Piano di Rinascita tende a: “a rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori. OBIETTIVI nell’ordine vanno indicati: a) i partiti politici democratici, dal PSI al PRI, dal PSDI alla DC al PLI (con riserva di verificare la Destra Nazionale) (oggi riuniti nel pdl di Berlusconi); b) la stampa, soprattutto: Corriere della Sera, Giorno, Giornale, Stampa, Resto del Carlino, Messaggero, Tempo, Roma, Mattino, Gazzetta del Mezzogiorno, Giornale di Sicilia, per i quotidiani; e per i periodici: Europeo, Espresso, Panorama, Epoca, Oggi, Gente, Famiglia Cristiana. La RAI-TV va dimenticata. Vanno controllati - i sindacati, sia confederali CISL e UIL, - il Governo, - la magistratura il Parlamento, la cui efficienza e' subordinata al successo dell'operazione sui partiti politici, la stampa e i sindacati. Partiti politici, stampa e sindacati costituiscono oggetto di sollecitazioni possibili sul piano della manovra di tipo economico finanziario. La disponibilità di cifre non superiori a 30 o 40 miliardi sembra sufficiente a permettere ad uomini di buona fede e ben selezionati di conquistare le posizioni chiave necessarie al loro controllo Governo, Magistratura e Parlamento rappresentano invece obiettivi successivi, accessibili soltanto dopo il buon esito della prima operazione, anche se le due fasi sono necessariamente destinate a subire intersezioni e interferenze reciproche, come si vedrà in dettaglio in sede di elaborazione dei procedimenti. Nei confronti della stampa (o, meglio, dei giornalisti) l'impiego degli strumenti finanziari non può, in questa fase, essere previsto nominativamente. Occorrerà redigere un elenco di almeno 2 o 3 elementi, per ciascun quotidiano o periodico in modo tale che nessuno sappia dell'altro. L'azione dovrà essere condotta a macchia d'olio, o, meglio, a catena, da non più di 3 o 4 elementi che conoscono l'ambiente. Ai giornalisti acquisiti dovrà essere affidato il compito di "simpatizzare" per gli esponenti politici come sopra prescelti; - acquisire alcuni settimanali di battaglia; - coordinare tutta la stampa provinciale e locale attraverso una agenzia centralizzata; - coordinare molte TV via cavo con l'agenzia per la stampa locale; - dissolvere la RAI-TV in nome della libertà di antenna ex art. 21 Costit. Ordinamento giudiziario: le modifiche più urgenti investono: - la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati; - il divieto di nomina sulla stampa i magistrati comunque investiti di procedimenti giudiziari; - la normativa per l'accesso in carriera (esami psicoattitudinali preliminari); - riforma del Consiglio Superiore della Magistratura che deve essere responsabile verso il Parlamento (modifica costituzionale); - riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati, imporre limiti di età per le funzioni di accusa, separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretoriale; abolizione della validità legale dei titoli di studio (per sfollare le università e dare il tempo di elaborare una seria riforma della scuola (gelmini?); Pregiudiziale e' che oggi ogni attività trovi protagonista e gestore un Governo deciso ad essere non già autoritario bensì soltanto autorevole e deciso a fare rispettare le leggi esistenti. Così e' evidente che le forze dell'ordine possono essere mobilitate per ripulire il paese dai teppisti ordinari e pseudo politici e dalle relative centrali direttive soltanto alla condizione che la Magistratura li processi e condanni rapidamente inviandoli in carceri ove scontino la pena senza fomentare nuove rivolte o condurre una vita comoda. Sotto tale profilo, sembra necessario che alle forze di P.S. sia restituita la facoltà di interrogatorio d'urgenza degli arrestati in presenza dei reati di eversione e tentata eversione dell'ordinamento, nonché di violenza e resistenza alle forze dell'ordine, di violazione della legge sull'ordine pubblico, di sequestro di persona, di rapina a mano armata e di violenza in generale. (G8 di Genova?) Altro punto chiave è l'immediata costituzione di una agenzia per il coordinamento della stampa locale (da acquisire con operazioni successive nel tempo) e della TV via cavo da impiantare a catena in modo da controllare la pubblica opinione media nel vivo del Paese. E' inoltre opportuno acquisire uno o due periodici da contrapporre a Panorama, Espresso, Europeo sulla formula viva “settimanale” ”. Ce n’è quanto basta per definire tutto questo il tentativo di instaurare un regime. A chi lo avesse dimenticato bisogna ricordare alcune vicende in cui è implicata o comunque fortemente attenzionata la loggia P2 - Strage del treno Italicus - strage di Bologna - strage di Ustica - strage di Piazza Fontana - strage del rapido 904 - omicidio Calvi - omicidio Pecorelli - omicidio Olof Palme - omicidio Semerari - colpo di stato militare in Argentina - tentativo di colpo di stato di Junio Valerio Borghese - tentativo di colpo di stato della Rosa dei Venti - caso dei dossier illegali del SIFAR - falso rapimento Sindona - tentativo di depistamento durante il rapimento Moro - rapimento Bulgari - rapimento Ortolani - rapporti con la banda della Magliana - rapporti con la banda dei marsigliesi - inchiesta sul traffico di armi e droga del giudice Carlo Palermo - riciclaggio narcodollari (caso Locascio) - caso Cavalieri del Lavoro di Catania - fuga di Herbert Kappler - crack Sindona - crack Banco Ambrosiano - crack Finabank - scandali finanziari legati allo IOR - caso Rizzoli-Corriere della Sera - caso SIPRA-Rizzoli - scandalo dei Petroli - caso Eni-Petronim - cospirazione politica e truffa di Antonio Viezzer - cospirazione politica e falsificazione documenti di Antonio La Bruna - finanziamenti FIAT alla massoneria Cordiali saluti


tremonti berlusconi

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