La fatidica data del 31 dicembre può essere rinviata (con l’ok dell’Unione Europea) solo dal governo. La privatizzazione di Tirrenia (quindi anche di Toremar) e i finanziamenti per le linee in convenzione sono due argomenti ben distinti e ambedue sono di esclusiva competenza governativa. Lo stesso vale per gli orari di Toremar. La Regione e la Provincia, in questa vicenda, possono essere solo i nostri naturali alleati. Intanto il comune di Rio Marina, in due laconici comunicati, afferma: «Il sindaco ha dichiarato in Consiglio di condividere anche i contenuti del documento presentato dai due consiglieri del Pd» (sabato 29 novembre 2008)… «Per cause tecniche le corse in linea A/3 sono momentaneamente sospese» (lunedì 1° dicembre 2008). La locale UdC, invece, in quello che più che un comunicato appare come un manifesto strapaesano, si riferisce al Pd per ammonirlo: «con i giochetti non si va da nessuna parte» (martedì 2 dicembre 2008). A questo punto sorgono altrettante domande: 1°) Quali sono i motivi che hanno spinto l’onorevole Bosi a non votare il documento Antonini-Casini, vale a dire la fotocopia dell’interrogazione parlamentare da lui presentata insieme all’onorevole Silvia Velo? 2°) Quali sono (e contro di chi) i giochetti perpetrati da quei “diavoletti” del Partito Democratico? 3°) Quali sono le cause tecniche che hanno portato alla sospensione delle corse sulla linea Piombino-Rio Marina? Mentre le prime due sono semplici curiosità (puro interesse politico), la terza domanda no! Qui è in gioco l’interesse dei cittadini, poiché queste “cause tecniche” ricorrono con troppa frequenza. Intanto Toremar, per “alleviare” i disagi, ha messo a disposizione un bus-navetta per Portoferraio. Tutto questo fra la troppa “rassegnata rassegnazione” del Sindaco di Rio Marina. Ma le corse sulla linea A/3 non sono sovvenzionate (pagate) dallo stato?
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