Incontro della Comunità del Parco lunedì 28 alle ore 10.00 presso la sala Consiliare del Comune di Portoferraio. Vivace la discussione sull’istituzione dell’area marina protetta delle Isole di Toscana, seguita da un confronto sulla opportunità di proporre modifiche alla perimetrazione dell’area protetta a terra e da una informativa sul Piano del Parco. La convocazione dell’incontro è stata chiesta dalla Provincia di Livorno la quale, in linea con la Regione Toscana ed il Comune di Rio nell’Elba, ha espresso perplessità sull’iter di istituzione dell’area marina protetta che il Ministero dell’Ambiente sta seguendo. Infatti, dichiara l’Assessore regionale Franci “a seguito di legittima istanza da parte del comune di Capoliveri per la protezione del proprio mare, il Ministero ha proseguito con una azione che interessa l’intero Arcipelago senza alcuna concertazione con la Regione e le Provincie interessate”. Diversa l’opinione del Presidente della Comunità del Parco Ageno e del Commissario Barbetti, il quale sottolinea che le procedure seguite dal Ministero rispondono in pieno ai dettati della Legge e definisce i Comuni “unici titolari dell’Istituzione dell’area marina protetta”, ricordando, peraltro, che già nell’82, (L. 979/82 “Disposizioni per la difesa del mare”) l’Arcipelago Toscano fu individuato come area di reperimento. E’ ripetuto l’invito del Presidente della Comunità del Parco ai presenti affinché cerchino un accordo che consenta il rapido avvio di un percorso verso l’istituzione dell’area marina protetta Isole di Toscana. “E’ anacronistico - aggiunge Barbetti - che il mare delle nostre isole non goda di alcuna tutela; se siamo d’accordo su questo, ogni soggetto presente dovrebbe concorrere alla realizzazione dell’area marina protetta, sforzandosi di superare le posizioni di contrasto e concentrandosi sul vero obiettivo dell’operazione, la tutela e valorizzazione globale del territorio e del suo mare. Sicuramente la Regione e le Provincie daranno il loro contributo a convincere le Amministrazioni comunali indecise o del tutto contrarie”. Sostengono le posizioni del Commissario il Sindaco di Capraia e quello di Marciana Marina, pienamente soddisfatti di una procedura che, affermano, “parte dal basso” ed assegna un ruolo centrale ai Comuni, dando quindi voce a coloro che il territorio lo vivono. Permangono le perplessità del Comune di Marciana, che vede più dell’80% del proprio territorio nel Parco. Questioni già avviate legate all’istituzione dell’area protetta non si sono sempre rivelate di facile gestione per questo Comune, che esprime pertanto l’esigenza di poter disporre di un tempo adeguato per valutare la nuova proposta al fine di pervenire ad una decisione consapevole. Il Sindaco di Capraia, deciso a cogliere l’opportunità che gli si presenta per la prima volta, manifesta sconcerto di fronte alle difficoltà di quelle amministrazioni che prima di pronunciarsi a favore dell’idea in questione chiedono indagini conoscitive e concertazione frenando così un iter già avviato in modo positivo. Tuttavia, la Comunità del Parco esprime parere favorevole rispetto all’istanza presentata dalla Regione e dalle Provincie di poter partecipare “nei limiti consentiti dalla Legge che regolamenta la materia” al Tavolo istituzionale che fino ad oggi ha visto attori principali il Ministero ed i Comuni; si tratterà, a questo punto, di riuscire a conciliare le esigenze di concertazione (CHE NON DEVE ESSERE CONFUSA CON UN EVENTUALE ALLUNGAMENTO DEI TEMPI) con quelle di attivazione delle procedure per l’istituzione dell’area marina protetta Isole di Toscana in tempi rapidi. La Comunità del Parco ha proseguito i propri lavori esaminando la questione sollevata dal Sindaco di Capraia, che concerne la verifica della possibilità di una riperimetrazione che restituisca parti di territorio all’attività venatoria; ben disposto in questo senso il Commissario del Parco, che si attiverà in merito presso il Ministero e la Regione per verificare la disponibilità di massima a procedere anche verso l’istituzione delle aree contigue. La riunione si è conclusa con un aggiornamento sulla redazione del Piano del Parco - primaria questione legata alla gestione del territorio - sulla quale ha chiesto informazioni l’Assessore Franchini. Il Commissario ha spiegato che, sebbene nel passato sia stato fatto un prezioso lavoro di raccolta di informazioni conoscitive, tuttavia la Soc. incaricata non ha ancora predisposto il Regolamento, che rappresenta la sostanza della questione. Riguardo al Commissariamento dell’Ente risponde con forza Barbetti, chiedendo di essere giudicato sui contenuti, su quanto riesce a realizzare, piuttosto che sul ruolo che riveste. “D’altra parte - sostiene - la mia figura è l’espressione di un mancato accordo tra il Ministero e la Regione, del quale non solo una ma almeno entrambe le Istituzioni hanno la responsabilità”.
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