Non sarà necessaria l'adesione di tutti e dieci i Comuni. La Comunità dell'arcipelago, ovvero l'unione dei Comuni che sostituisce la comunità montana che la Regione ha cancellato, potrà nascere anche se qualcuno non aderirà. Così almeno sarà se la proposta di legge approvata lunedì dalla giunta rimarrà tale dopo il passaggio in Consiglio. A chiederlo era stata la maggioranza dei sindaci. Solo il primo cittadino di Rio Marina, a cui l'assessore Fragai ha inviato ieri una lettera. aveva ribadito il suo no. «I destini della Comunità montana della Comunità dell'Arcipelago – scrive l'assessore - non c'entrano con l'annunciata riforma del testo unico delle autonomie locali. Sono invece legati alle norme della legge finanziaria per il 2008, che hanno imposto alla Regione un certo tipo di riordino. Non comprendo inoltre l'insistenza sulla costituzione di una comunità dell'arcipelago, che subisce gli stessi tagli statali delle comunità montane. Al contrario le unioni dei comuni costituiscono oramai nell’ordinamento italiano il principale soggetto istituzionale di riferimento per le aggregazioni dei Comuni» Il fatto che una comunità scompaia non vuol dire che cittadini e imprese non potranno più godere delle agevolazioni legate ai territori montani o insulari. Vale per la Regione e vale per lo Stato, tant'è che il Parlamento ha deciso di recente di attribuire tutte le risorse finanziarie delle Comunità montane disciolte agli enti che subentreranno. Spetterà naturalmente ai Comuni decidere se dar vita o meno (e in quanti) ad istituzioni che li rappresentino in modo unitario. l'assessore si augura un sì. L'arcipelago avrà tempo fino a dicembre per decidere. la proposta di legge approvata lunedì dalla giunta ha an che esteso a tutto il 2009 gli incentivi regionali per le gestioni assoicate. destinati alle unioni di comuni che hanno preso il posto delle Comunità montane cancellate.
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