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In appello il caso del peculato sui risparmi degli anziani ospiti del "Traditi"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 27 novembre 2008

Mercoledì si è tenuta a Livorno un'altra udienza del processo di appello per peculato che vede imputato l'ex-Direttore della casa di riposo "Traditi" di Portoferraio, dott. Oliver Guglielmi. Secondo quanto esposto dal P.M. il funzionario capoliverese si sarebbe appropriato per un lungo periodo, fino al 2001, anno in cui si dimise dal suo incarico proprio a seguito della contestazione degli ammanchi da parte del Consiglio di Amministrazione del "Traditi", di una cifra intorno a 200 milioni di lire, che sarebbero stati prelevati, anche lucrando sulla gestione dell'acquisto dei medicinali, dai conti di sei anziani utenti della struttura assistenziale ed in parte versati in fondi di investimento di cui erano titolari il direttore e la sua consorte. In prima istanza con rito abbreviato il funzionario aveva ricevuto una condanna ad un anno ed otto mesi di detenzione contro la quale aveva interposto appello. Nel corso dell'udienza di Mercoledì sono stati sentiti consulenti delle parti, predecessori del Guglielmi nella direzione della struttura, membri del CDA e personale del "Traditi" all'epoca dei fatti, oltre al funzionario dell'istituto bancario cassiere della casa di riposo. L'accusa ha mantenuto la linea della contestazione del reato rilevando che 56 milioni di lire erano stati rinvenuti nei fondi di investimento acquistati a titolo personale dall'imputato, la difesa ha sostenuto che il Guglielmi aveva operato in modo da pagare con i fondi degli anziani utenti più abbienti anche le medicine di cui necessitavano i più indigenti ospiti della struttura. Il processo proseguirà con l'esame dell'imputato nella successiva udienza fissata per il 4 febbraio 2009.


casa di riposo traditi

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