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Rifondazione - Unione dei comuni: Sindaci in stato confusionale. Peria peggio.

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 25 novembre 2008

Sembrava dal comunicato congiunto dei sindaci reso pubblico ieri che fosse stata trovata una linea unitaria sul tema dell’Unione dei comuni. A nostro parere si trattava di una soluzione di basso profilo, tesa semplicemente a mantenere in piedi una sorta di Comunità Montana in tono minore con i relativi addentellati di incarichi e poltrone. Un’ipotesi che non affrontava minimamente il problema della semplificazione amministrativa dell’Isola d’Elba e che meno che mai contemplava l’ipotesi del Comune Unico. Ma neppure tale modesta soluzione, prospettata dalla riunione dei sindaci, ha retto per più di poche ore dato che già nel pomeriggio i sindaci di centro destra dei comuni di Rio Marina, Porto Azzurro e Marciana Marina hanno detto che “non ci stanno”. Sicuramente originale è il fatto che i sindaci Papi e Ciumei affermino di essere contro l’Unione dei comuni poche ore dopo aver firmato un documento a favore della stessa insieme agli altri colleghi. Non è però che dal comportamento dei sindaci di centro sinistra (ammesso che ormai esista una qualche differenza tra i due schieramenti) si possano trarre auspici positivi. Ad esempio il sindaco di Portoferraio era stato inviato alla riunione con un preciso mandato votato dal Consiglio comunale: 1-L’Unione dei comuni doveva essere soltanto un passaggio per la realizzazione in tempi brevi del comune unico; 2- Dovevano esserci precise garanzie di finanziamenti stabili e aggiuntivi da parte della Regione Toscana 3- L’Unione dei comuni doveva avere delle effettive e importanti competenze e non essere l’ennesimo baraccone. Tale tassativo mandato era derivato da una seduta del Consiglio comunale conclusasi con evidenti “mal di pancia” della maggioranza nella quale erano emerse come al solito almeno due o tre posizioni differenziate e che aveva registrato anche importanti assenze, tanto che la Giunta e i consiglieri che la supportano non erano in grado neppure di garantire il numero legale. Ma è abitudine del sindaco di Portoferraio che, come è noto, ha completamente disatteso e anzi ribaltato il programma con il quale era stato eletto, non rispettare gli impegni presi. Tanto è vero che apprendiamo dalla stampa che alla riunione dei sindaci ha sostenuto delle posizioni assolutamente difformi da quanto votato dal Consiglio comunale. Evidentemente per il Partito democratico deve essere un bel problema gestire un sindaco così ondivago. Ma più che un problema per il PD ci sembra un bel problema per Portoferraio. Per fortuna la fine della legislatura è alle porte e qualcuno provvederà. Immaginiamo già il contenutio della risposta del sindaco Peria, come al solito un misto di vittimismo, retorica e offese personali. Si dimentica però sempre di rispondere alla nostra costante richiesta di confronto pubblico faccia a faccia. Ma forse è confuso… I signori sindaci si devono mettere in testa che la Comunità Montana appartiene ormai al passato. O si intraprende rapidamente la via del Comune unico oppure ogni discussione è semplicemente inutile e improduttiva. Solo in questo senso è possibile immaginare la creazione di una temporanea unione dei comuni.


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