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A Sciambere di Villari e Diogene

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 20 novembre 2008

Ormai la sinistra non c’è più. Non è in parlamento per cui non è in televisione e, se non sei in televisione, non esisti. Anche nella carta stampata non ha cittadinanza a meno che si trovi qualcosa nei giornali d’area come il Manifesto o Liberazione. C’è rimasto il centrosinistra rappresentato dal Partito Democratico ma anche lì dove è la sinistra? La stampa riporta i contatti tra Rutelli e Casini mentre Fioroni è pappa-e-ciccia con Bonanni e condanna la manifestazione della CGIL. C’è il veto di proseguire, dopo le elezioni europee del giugno 2009, la nostra permanenza nel PSE (ve lo ricordate PSE? Era nella rosa posta ai piedi della quercia simbolo dei DS; ora abbattuta la quercia, è sfiorita la rosa). Forse dovremo inventarci un nuovo gruppo parlamentare europeo, amenoche non nasca in qualcuno la velleità di farci entrare nel PPE: Abbiamo appreso che in Italia stanno sorgendo nuovi centri di analisi per la lettura del DNA attraverso i quali si potrà sapere, per esempio, a quali malattie siamo predisposti. Bene! Ne potremo approfittare per fare un prelievo ai deputati per controllarne il tasso di volatilità. Se l’avessimo fatto a De Gregorio, a Dini, ed altri avremmo saputo per quanto tempo il povero Prodi, avrebbe potuto contare. Invece, per fare un esempio più prossimo, non sarebbe stato necessario quest’esame ma sarebbe bastato il curriculum di un certo Riccardo Villari, ex popolare, ex CDU, ex Udeur, ex rutelliano nella Margherita e poi mariniano nel PD e futuro, ci possiamo scommettere, PdL. Ma chi ce l’ha fatto entrare in casa nostra? E soprattutto chi ha trovato che avesse le capacità per entrare nella Commissione Vigilanza RAI?. Stamane guidando ho acceso la radio e ho captato così un dibattito sul testamento biologico di Radio 24. Siamo in piena attualità quindi non cambio stazione ed ascolto una signora che sosteneva animatamente le tesi della difesa della vita. Sentendo il conduttore che la chiama “onorevole”, ho pensato che si trattasse della sottosegretario al welfare Rocella protagonista in quota PdL dei dibattiti ormai quotidiani sul caso Englaro. Solo quando la parola passa al professor senatore Marini del PD, la signora viene citata come la senatrice Binetti anch’ella eletta nel PD. Evidentemente per questa trasmissione Radio 24 non aveva fatto la fatica di cercare opinioni diverse in partiti contrapposti. Aveva trovato tutto nello stesso partito. Ed io, che ho sempre vantato la mia laicità, mi sono sentito un po’ a disagio e ho spento la radio. Vincenzo p.s. Faccio ammenda la sinistra c’è! Brunetta ha detto che lui si è di sinistra: è sempre stato socialista. Magistrale Vincenzo ... magistrale, e per giunta se Atene piange Sparta non si sganascia dalle risate, nel senso che se volgi il tuo sguardo a sud oltre il mare ligure che ti bagna e lo spingi sino alla salmastrosa terra dove affondano le tue radici, ti accorgi che le miserie della politica nazionale che stigmatizzi, ricadono amplificate sull'isoletta verde&blu, ove sempre di di più la disciplina sportiva della politica viene praticata da furbi interessati e, peggio ancora, da ambiziosi sciocchi. E neanche ci possiamo mettere in società, come rivisitati Diogene, a battere borghi e contrade rischiarandoci con lampade il cammino alla ricerca dell'uomo (o della donna) di sinistra. Ci contesterebbero "ma cosa venite fori coi lumini da notte?" o più probabilmente "Ma dove andate senza ombrello?"


Diogene

Diogene