Non tutto (pare) perduto sul fronte della semplificazione istituzionale all'Isola d'Elba, se ne è discusso a Firenze in regione mercoledì in una riunione servita anche per mettere a punto nuove proposte che l'Assessore Agostino Fragai dovrebbe rappresentare giovedì alla conferenza dei Sindaci elbani. Si tornerà a parlare di Unione dei Comuni ma la prospettiva sarebbe quella di giungere ad un superamento dei rigidi schemi della L. 37 (definita sbagliata da più parti) che con l'obbligo dell'unanime scelta di tutti i comuni consegna in pratica il diritto di veto ad ogni singolo "contraente". La nuova proposta avrebbe per centro quindi una progettualità nuova verso una soluzione comprensoriale sui fronti dei servizi al cittadino della sanità e della gestione della partita dei rifiuti nello sviluppo della quale i criteri per la verifica della possibilià di costituire l'unione tengano conto della maggioranza degli enti e della maggioranza della popolazione rappresentata, ma anche della volontà di considerare la presente come una fase di passaggio verso più consistenti accorpamenti amministrativi. Se un tale processo virtuoso si avviasse si riuscirebbe a diminuire la distanza tra i palazzi (dell'amministrazione e della politica) e l'Elba reale, dell'economia e delle persone nella quale (indipendentemente dalle sfumature politiche) una "coscienza comprensoriale" si va, lentamente e faticosamente, ma sempre più affermando.
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