Ancora un no deciso alle previsioni urbanistiche che i Comuni hanno presentato con l’adozione dei Piani Strutturali. Sono contrarie non solo, ovviamente, le associazioni ambientaliste e buona parte dei partiti che sono all’opposizione nelle diverse amministrazioni pubbliche. Dissentono, e fortemente, anche gli albergatori. L’aveva dichiarato in termini precisi il neo presidente dell’AAE, Mauro Antonini che, ribadisce l’opposizione a nuove colate di cemento. E’ di dominio pubblico che due alberghi verranno costruiti a Portoferrario. Uno al porto, l’altro in località Grigolo adeguando l’edificio scolastico. “Sono notizie ufficiose, è il commento del presidente Antonini, ma ce n’è quanto basta perchè l’associazione faccia i suoi passi nei confronti degli amministratori. Naturale, e noi contestiamo la scelta di perseverare in questa frenesia edificatoria che ha poca logica, specie nell’attuale contesto. A parte il contraccolpo che accuserebbero le attività alberghiere, a Portoferraio, soprattutto nel periodo invernale. Vien fatto di pensare, allora, che lo scopo sia quello di costruire comunque e poi, come è successo purtroppo, cambiare la destinazione alberghiera in quella residenziale. No, non ci stiamo. Del resto, non si tratta di una posizione personale. Sono più di 20 anni che l’Associazione degli Albergatori è su questa linea. Lo ribadisco, siamo per la tutela dell’ambiente ed il territorio va considerato una risorsa preziosissima. Di cemento, ce n’è abbastanza in giro”. Il futuro dell’isola, l’incremento dell’attività turistica sono strettamente legati alla salvaguardia ambientale. Concetti, questi, approvati da tutti ma clamorosamente disattesi. La volontà degli amministratori, allora, va nella direzione opposta? Già le risorse naturali, spiagge, boschi, mare, sono messe a dura prova dalla massiccia presenza estiva in pochi mesi dell’anno (circa 250 mila ospiti). Siamo puntualmente in emergenza: due anni fa per l’acqua si è addirittura arrivati alla “guerra” a base di denunce fra il Comune di Capoliveri e la Comunità Montana e, riguardo allo smaltimento dei rifiuti, il problema non si può dire risolto . L’impegno, si va dicendo, deve essere proprio profuso nella soluzione delle questioni di fondo e non solo e in maniera così caparbia nell’ulteriore incremento dell’edilizia. Gli albergatori ripetono queste cose da anni. “Siamo preoccupati, sottolinea Mauro Antonini, ed abbiamo già fissato un incontro nei prossimi giorni per discuterne con la Giunta Ageno”. Al proposito, ci torna in mente la realizzazione, sulla Calata di Portoferraio, dell’Albergo Darsena negli anni 50. A parte il fatto che allora c’era un operatore del calibro di Beppino Cacciò (nel suo progetto profuse tutte le risorse della famiglia), alla lunga non funzionò. Per molti motivi, ma anche per la ragione che mancavano parcheggi e spiaggia a servizio di una struttura pur di avanguardia come il Grand Hotel Darsena. Proprio come l’ipotizzato albergo al Grigolo. Possibile che degli imprenditori preparati (e finanziariamente accorti) decidano di misurarsi in un’impresa tanto ardua?
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