Mercoledì mattina gli uomini della Capitaneria di Porto di Portoferraio, nel corso dei consueti e costanti controlli di polizia marittima in contrasto alla pesca illegale e allo sfruttamento eccessivo ed incontrollato delle risorse ittiche del nostro mare, hanno individuato alcune cassette di pesce a bordo del Motopesca Rondine dislocato a Portoferraio, che però risulta fermo in banchina dallo scorso 26 ottobre. Il Comando della Capitaneria di porto di Portoferraio fa sapere che molto presumibilmente questo pesce sarebbe stato venduto da venditori ambulanti ai potenziali acquirenti, forse tratti in inganno dal fatto che la vendita avvenisse a bordo di un peschereccio e quindi sinonimo di freschezza e genuinità. Il controllo dei Militari della Guardia Costiera Elbana, accertata l’ignota provenienza dei prodotti ittici, si è concluso con il sequestro amministrativo di: • 30 kg di sarde; • 10 kg di alici; • 10 kg di pesce sciabola. Dopo la visita sanitaria di rito è stata disposta dalla locale A.S.L. la distruzione dell’intero quantitativo. Sempre questa mattina sono state svolte operazioni di verifica del corretto funzionamento degli impianti di localizzazione satellitare “Blue Box” installati a bordo dei pescherecci, dalle quali è risultato che due pescherecci aventi base a Portoferraio non erano conformi alla normativa vigente. I due comandanti sono stati diffidati ed esortati ad intraprendere le azioni d’intervento finalizzate alla riparazione delle non conformità. Il Comandante Busdraghi, Comandante della Capitaneria di porto di Portoferraio, fa sapere che l’azione della Capitaneria di Porto contro le attività di pesca illegali continua e che controlli di tale tipo saranno incrementati al fine di salvaguardare l’intero ecosistema marino.
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