Matteoli (AN) sottovaluta i problemi della Toremar e, nel caso specifico, le inefficienze della linea A/3. Ma il ministro, che ben conosce gli elbani, trascura pure le conseguenze e i gesti che questo suo disinteresse può provocare. La dirigenza della compagnia pubblica di navigazione non fa nulla per venire incontro alle esigenze dei cittadini. L’ultima mossa, in ordine di tempo, è addirittura provocatoria: la Planasia è stata dirottata su Portoferraio, in sostituzione della Marmorica inviata, giustamente, a Capraia al posto della Liburna (fuoriuso). L’aliscafo, per di più, è ai lavori e, a differenza del passato, non è stato rimpiazzato. L’intero versante orientale è stato lasciato senza collegamenti. Matteoli non risponde né alle sollecitazioni del locale segretario del Partito Democratico, né all’interrogazione della vicepresidente della commissione trasporti della Camera, onorevole Silvia Velo (PD), sottoscritta anche dal deputato e sindaco di Rio Marina Francesco Bosi (UdC). Intanto il ministro Tremonti (FI) dimezza i finanziamenti per le linee in convenzione. Gli isolani, pezzo pezzo, vedono minacciato un loro diritto: la continuità territoriale. I cittadini, con i marittimi e le loro famiglie, sono sempre più infuriati e, addirittura, qualcuno minaccia di ammanettarsi al portellone della Planasia.
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