Torna indietro

Controcopertina: Bto: Il turismo viaggia sul web

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 18 novembre 2008

Che il nuovo BTO fosse un evento eccezionale l’ha capito per primo il Comune di Firenze. Per il BTO Award, cerimonia d’apertura del primo Buytourismonline, ha spalancato le porte del Salone degli Elementi a Palazzo Vecchio, uno dei capolavori dell’architettura mondiale. In un contesto magico come solo la Toscana e la sua arte sanno offrire, si è consumato il primo capitolo di quello che a nostro avviso potrebbe divenire, in un futuro neanche poi tanto lontano, il più importante evento per gli operatori turistici italiani. Perché crediamo nel BTO? Perché Buytourismonline ci è parso da subito diverso, non si respira l’aria della classica fiera, non si respira l’aria del classico workshop. Qui si va a monte della filiera turistica si crede nella formazione, nella conoscenza e nella pratica nell’uso delle nuove tecnologie quali uniche ed indispensabili chiavi di lettura del turismo e della sua promozione mondiale. Gli assessori Silvano Gori (attività produttive – Comune di Firenze) e Paolo Cocchi (cultura, turismo e commercio – Regione Toscana), si sono soffermati sulle ripercussioni della attuale congiuntura economica e sulla non marginalità del settore turismo nelle economie nazionali – non è un caso che i paesi più virtuosi negli ultimi dieci anni siano quelli che hanno saputo investire nel turismo -, annunciando che la prossima campagna promozionale della Regione Toscana vedrà un massiccio intervento proprio nel web marketing. Il presidente della Camera di Commercio Paolo Mantellassi ha detto che il BTO è stato ideato in pochissimo tempo ed ha riscosso subito i favori della “domanda e dell’offerta”. Iin poche parole l’evento – come ha ricordato il coordinatore Cargnani - è stato da subito “sold out” (due paroline magiche per gli addetti ai lavori) in pratica è stata bloccata l’iscrizione ai primi 180 aderenti. Se ne prevedono 400 già per l‘edizione 2009. Un evento che mette al primo posto internet e il web marketing tra gli strumenti più importanti dell’imprenditore alberghiero, del Tour Operator, e di qualsiasi persona che intenda divenire protagonista in questo settore. Con l’intervento del Direttore Generale dell’Enit Eugenio Magnani - che ha portato i saluti di Matteo Marzotto Presidente Enit - si è entrati un po’ più a fondo nell’argomento, in particolare lo svolgersi della sua carriera è stato preso ad esempio per raccontare ciò che è accaduto negli ultimi anni, dall’esperienza londinese nei primi anni novanta dove si passò dal telex al telefax a quella di New York nella quale anche i soggetti più recalcitranti dovettero confrontarsi con internet e le sue tecniche. Simpatico anche il ricordo di Magnani circa un intervento dell’ex presidente Clinton in una sessione di lavori dedicati al rilancio dell’immagine dell’Europa nel mondo, ebbene Clinton dopo aver detto: “ se voglio bere un buon te vado a Londra, se voglio bere un buon Champagne vado a Parigi” terminò dicendo ”se voglio essere felice vado in Italia”. Il primo BTO Award è stato assegnato a Arnie Weissman, noto giornalista internazionale di settore, fondatore e direttore responsabile di Travel Weekly e di www.travelweekly.com, proprio l’autorevolezza e la proficua sinergia tra carta stampata e sito internet hanno fatto si che questi strumenti divenissero i testi di riferimento per gli operatori turistici di tutto il mondo. Fondamentale la relazione che Weissman ha regalato alla platea. La sua carriera, passata tra American on line, Expedia e TravelWeekly gli ha permesso di conoscere i maggiori protagonisti di questo settore. Ovviamente non ha potuto eludere le attese degli operatori circa un commento sull’attuale crisi economica. Weissmann ha tracciato due linee fondamentali e proprio ispirandosi al web 2.0. ha detto che la crisi nine/eleven (quella del crollo delle torri) che lui chiama crisi 1.0 consisteva nel fatto che gli americani avevano i soldi ma avevano anche la paura di viaggiare, adesso nella crisi 2.0 gli americani non hanno paura di viaggiare ma hanno la paura di non avere soldi a sufficienza. Quindi, mentre nel primo scenario, quello della crisi 1.0 è stato sufficiente garantire (per quanto possibile) sicurezza e abbassare le tariffe su internet per difendere i budget delle aziende alberghiere, in questa crisi 2.0. – che secondo le notizie in suo possesso è facile prevedere tocchi il suo punto più negativo nel primo trimestre 2009 proseguendo comunque in maniera più che vigorosa fino al terzo trimestre del prossimo anno - non sarà sufficiente utilizzare internet e le riduzioni di prezzo ma saranno la qualità, il rapporto di questa con la tariffa e le capacità di “farsi vedere” su internet la chiave per uscirne bene. Insomma, il mercato turistico mondiale è in mano alla Next Generation Travel, quella di chi legge Travelweekly, di chi consulta Tripadvisor per rendersi conto come verrà accolto al suo arrivo a destinazione e che fonda club esclusivi nella rete, dove da quest’anno si entra solo pagando circa 32 dollari, per scambiare idee di viaggi con altri turisti. Tornando alla crisi, sul mercato del turismo americano e poi altrove si assisterà nei prossimi 15-30 mesi, come in altri settori più esposti alla finanza sta già accadendo, a salvataggi, fusioni, chiusure. Si parla di un calo delle tariffe a breve (tre mesi) per poi continuare a vedere una tendenza calante, ma meno incisiva, sino al terzo trimestre 2009. Insomma il web 2.0. è il futuro, i viaggiatori sono passati dalla sensazione che il viaggio non sia più una opportunità ma un diritto e quindi ne parlano tra loro, il futuro impone qualità a costi congrui. Per questo conoscenza, formazione, lingua inglese e nuove tecnologie dovranno essere un bagaglio minimo indispensabile per sopravvivere in questo settore.


crociera pf turisti

crociera pf turisti