Per l'infanzia arrivano dalla Regione misure concrete che avranno effetti sulle famiglie toscane già a partire dai prossimi giorni. Nuovi asili nido o nuove sezioni aggiuntive rispetto a quelle già esistenti che daranno un posto a oltre 1100 bambini fra asili domiciliari e nidi aziendali, investimenti ad hoc per i piccoli comuni, cui si sommano i voucher per le famiglie che sono in lista di attesa e per la prosecuzione della sperimentazione delle cosiddette sezioni primavera. «Le politiche per i servizi educativi per la prima infanzia – spiega l'assessore all'istruzione Gianfranco Simoncini - sono una priorità per la toscana, in controtendenza rispetto al piano programmatico del governo che ne deprime le potenzialità educative, ipotizzando un operatore unico anche nella scuola materna. «Oggi, in Toscana - spiega l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini - oltre 29 bambini su 100 frequentano il nido. Il numero dei servizi per la prima infanzia è salito dai 743 dell'anno 2005-2006 agli 854 del 2006-2007, mentre le risorse sono raddoppiate, i bambini accolti sono passati da 21.406 a 23.000, mentre i Comuni dotati di servizi passano dai 157 del 2004-2005, ai 204 dell'anno 2006-2007. Siamo perciò molto vicini al traguardo fissato dal consiglio europeo di Lisbona che, come noto, indica un 33 per cento di risposta alla popolazione nella fascia di età 0-3 entro il 2010. Ma noi puntiamo ad andare oltre e poniamo una particolare attenzione al valore educativo di un'esperienza che altro non è che la prima tappa di un percorso di apprendimento che deve snodarsi per l’intero arco della vita di ciascuno». Ecco come e dove saranno realizzati questi interventi dopo la conclusione del percorso aperto da cinque diversi bandi. Il primo e più consistente intervento riguarda la creazione di nuovi servizi e l'ampliamento di quelli esistenti. La graduatoria approvata vede 58 progetti ammessi, che consentono l'apertura di 36 nuovi nidi e 39 sezioni aggiuntive in nidi preesistenti: il finanziamento ammonta a 5 milioni e 211 mila euro, di cui 3 milioni e 160 mila a soggetti pubblici e 2 milioni a soggetti privati. (vedi tabella in fondo) Grazie a questo intervento sarà possibile incrementare di oltre 1100 il numero dei bambini e delle bambine inseriti al nido o nei servizi integrativi come, ad esempio, centri gioco. L'altra graduatoria approvata riguarda i nidi domiciliari, un intervento ancora in fase sperimentale ma decisamente significativo: grazie a un contributo regionale di 150 mila euro, vengono realizzati 6 nidi domiciliari che permettono l'inserimento di 30 bambini in realtà montane, nei Comuni di Poppi 35000 euro), Chiusi della Verna (35000), Fivizzano (6000), Marliana( 20000). In dirittura d'arrivo anche i bandi per l'assegnazione di voucher che le famiglie in lista di attesa possono utilizzare per iscrivere il bambino a una scuola privata accreditata o per ricorrere a una baby sitter iscritta negli albi comunali degli educatori domiciliari. L'istruttoria delle domande è in corso e si prevede l'assegnazione di oltre 500 buoni per un massimo di 3000 euro ciascuno. Le risorse per questo intervento sono 1 milione e 500 mila euro. Un'attenzione particolare verrà prestata ai piccoli Comuni: sono 14 le domande di finanziamento cui si risponde con 1 milione di euro di risorse per investimenti in nuovi servizi per la prima infanzia. Ma non è finita. Un provvedimento consentirà la prosecuzione, anche per l'anno 2008-2009, della sperimentazione sulle sezioni primavera: grazie a un finanziamento di 307 mila euro verranno realizzati 12 nuovi servizi per bambini fra i 24 e i 36 mesi. L'assessore Simoncini, intervenuto nel corso della due giorni sull'inf anzia organizzata dalla Regione alla Fortezza da Basso, ha ricordato che queste sono le prime realizzazioni del piano complessivo che permette di intervenire per il prossimo triennio 2008-2010 con risorse certe, per rafforzare i servizi, sia sul fronte della gestione che su quello della creazione di nuove strutture. «E’ un piano – ricorda l'assessore - che prevede un investimento complessivo di oltre 73 milioni di euro in tre anni, che si aggiungono all'importante sforzo finanziario dei Comuni. A compimento di questo piano, cioè alla fine del triennio, troveranno risposta 6500 bambini in più, cui si aggiungeranno un migliaio di voucher per le famiglie in lista di attesa. Si potranno inoltre aprire, sempre alla fine del triennio, 60 nuove sedi, 222 nuove sezioni, 35 nidi domiciliari, 300 posti per servizi integrativi tipo centri gioco, 6 asili aziendali».
Bimbi nido