«I soggetti pubblici esercitino uniti diritto di prelazione sull’acquisto dell’Isola della Paolina, porzione di storia napoleonica oltre che scrigno naturalistico e archeologico». E’ l’appello che lancia oggi il Consigliere regionale di Alleanza Nazionale verso il Pdl Marcella Amadio, che è anche Consigliere di An al Comune di Livorno, invitando le istituzioni ad affiancare il Comune di Marciana in una sorta di cordata pubblica comprendente anche l’Ente Parco, la Provincia di Livorno e la Regione Toscana per stoppare il meccanismo dell’asta su internet e scongiurare così la vendita dell’isolotto a privati. «Auspichiamo che l’incontro di domani con il sindaco di Marciana abbia buon esito», argomenta Amadio. «Tuttavia – prosegue – se gli enti locali unissero le forze sono certa che si potrebbe procedere all’acquisto anche in tempi brevi, evitando che il proprietario offra di nuovo l’isolotto magari su qualche sito americano, come da lui stesso ipotizzato alla stampa. E’ l’ora di finirla – attacca ancora l’esponente di An – con la messa in ‘svendita’ di pezzi pregiati di paesaggio toscano via internet. Ieri è toccato all’isolotto di Cerboli nel comune di Rio nell’Elba, oggi tocca alla Paolina: e domani? Solo le istituzioni unite possono mettere un punto fermo a questo andazzo». Tra l’altro, l’isolotto della Paolina è davvero un lembo di terra pregiata: «Bellezza paesaggistica a parte – spiega Amadio – l’isola rappresenta un pezzo della storia napoleonica che è un fatto culturale caratterizzante per l’Isola d’Elba e per l’intero Arcipelago. Come se non bastasse, come ha spiegato di recente l’archeologo Zecchini, l’area racchiude resti di un edificio industriale romano per la lavorazione del ferro risalenti a oltre 2000 anni fa. E il patrimonio faunistico non è da meno, dal momento che ancora lì vivono isolati dopo 5000 anni discendenti di rettili preistorici». Tutte realtà che dovrebbero muovere l’interesse degli enti all’acquisto rapido dell’isolotto, che così tornerebbe ad essere patrimonio pubblico: «Certo con le debite cautele e con i dovuti controlli di tutela – afferma Amadio – l’isolotto tornerebbe fruibile a tutti per lo meno culturalmente, se non sotto il profilo propriamente balneare. Tra l’altro l’isola non è edificabile – osserva – il che potrebbe garantire una conservazione del territorio anche da eventuali tentazioni speculative».
Isolotto della Paolina dalla spiaggia